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Per una battuta su Emanuele Filiberto, il Presidente della Provincia nega una sala
Per una battuta su Emanuele Filiberto, il Presidente della Provincia nega una sala
Perugia civica non potrà tenere in Provincia una conferenza stampa
Comunicato stampa
Il movimento Perugia civica aveva chiesto alla Provincia, già dal 7 dicembre, l'uso della sala della Partecipazione per tenervi una conferenza stampa di presentazione di un documento sulla attuazione delle Linee programmatiche della Giunta comunale di Perugia. Alla Conferenza stampa sono stati invitati i gruppi e i consiglieri di maggioranza al Comune, e lo stesso Sindaco di Perugia. L'ufficio aveva comunicato che la concessione era subordinata all'autorizzazione del Presidente della Provincia. Poiché dopo dieci giorni non era arrivata risposta, stamattina (17 dicembre) abbiamo telefonato per avere conferma della concessione, ma ci è stato detto che il Presidente non aveva ancora visto la richiesta; al che ci è uscita una battuta: "Ma come mai? forse è troppo impegnato con Emanuele Filiberto?". Di lì a poco, ha richiamato il Presidente in persona, che ha detto: "Lei ha fatto una battuta? ebbene, la conferenza stampa ve la fate in Comune, qui la sala non è disponibile". E ha chiuso il telefono. Non aggiungiamo commenti: solo ci aspettiamo una motivazione scritta per un rifiuto assai singolare all'uso di uno spazio pubblico. Pubblico, sia chiaro, che come tale non dovrebbe essere soggetto ai pareri personali sulle battute. Perugia civica dovrà spostare sede e data della conferenza stampa, con evidenti difficoltà per la comunicazione democratica.
Il Consiglio esecutivo del movimento Perugia civica
N.d.R. della Tramontana:Il "principino" Emanuele Filiberto stamattina non era presente all'inaugurazione del busto a Vittorio Emanuele II. Chiediamo al Presidente della Provincia di spiegare il motivo del suo nervosismo, giunto al punto di negare una sala ad una associazione democratica: è irritato per la mancata partecipazione del "principino", o per le critiche che da più parti gli sono giunte sulla sua iniziativa mediatica? E che ne pensano i Consiglieri provinciali che lo sostengono?
Nome: Tommaso C. Commento: L'arroganza gareggia con la meschinità: è la vecchia storia del "ti faccio vedere io chi comanda!". E siccome non gli piace la battuta, si vendica negando una sala, come se fosse la sua. Eccolo il berlusconismo: non solo nel sostituire i personaggi della televisione alla storia, ma anche nell'usare il potere come una faccenda privata.
Nome: francesco Commento: peccato, ritenevo il presidente una brava persona... mi sono dovuto ricredere! non so più a chi dare la mia fiducia...
Nome: marcello fruttini Commento: Non sono d'accordo con Elisabetta. Ma perché non cerchiamo invece di capirlo questo povero presidente? Proviamo a metterci nei suoi panni. Era l’occasione della sua vita, una cerimonia patriottica fianco a fianco con un discendente dai sacri lombi dei nostri grandi monarchi sabaudi e nostro possibile re (ma non si sa mai). E la delusione di un sogno andato in frantumi perché tradito da un Principe presumibilmente impegnato in altra presenza senz’altro più remunerativa per un rampollo di sangue reale e per di più un eroe del G. F. (Grande Fratello), da affiancare all’altra gloria nazionale di Miss Italia. E in questi frangenti c’è chi rompe, in nome di una sorpassata concezione della democrazia, per discutere l’attuazione delle Linee programmatiche della Giunta. Ma si può essere più incomprensivi?
Nome: Beni Comuni Umbria Commento: I SAVOIA RAZZA DANNATA
Vittorio II: esiliò Mazzini e sparò a Garibaldi
Umberto I: a Milano assassinò nel 1897 100 operai
Vittorio III - Gambe Corte: volle il fascismo, tutte le guerre (4), fuggì, ci lasciò ai tedeschi
Umberto II: seguì il padre, il figlio Vittorio assassina in Corsica un giovane
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Non fiori - VINO ROSSO
(Manifesto di Brenno Tilli - Perugia)
Ripreso dal libro
Una famiglia di litografi a Perugia
Da Girolamo a Brenno Tilli tra Otto e Novecento
Nome: elisabetta servadio Commento: Ritorsione e penalizzazione per una battuta(e per le spero tante,e giuste critiche ricevute) Berlusconi pare abbia fatto scuola...non si accetta il dissenso. CHE VERGOGNA! E' davvero INAUDITO!