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Mega impianto di Monte Tezio: approvato il progetto in variante
Mega impianto di Monte Tezio: approvato il progetto in variante
Si tratta della delega per la Conferenza di Servizio, in vista dell'autorizzazione della Provincia l’autorizzazione unica che “costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico”
(riportiamo integralmente, e senza commenti, la nota ufficiale diramata dall'agenzia stampa del Consiglio Comunale):
CCI - CONSIGLIO COMUNALE Informa Notizie dal Consiglio - 2 - articolo del 07/12/2010 - 290/10
CONSIGLIO COMUNALE/ APPROVATO IL PROGETTO IN VARIANTE AL PRG PARTE STRUTTURALE RELATIVO ALLA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN LOC. MAESTRELLO.- DELEGA PER PARTECIPAZIONE IN CONFERENZA DI SERVIZI AI SENSI DELL'ART. 12 DEL D.LGS. 387/2003. RELATORE L?ASSESSORE VALERIA CARDINALI
Il Consiglio Comunale ha approvato con 22 voti a favore, 11 contrari ed un astenuto, il Progetto in variante al PRG parte strutturale relativo alla realizzazione di un impianto fotovoltaico a Maestrello - Delega per partecipazione in conferenza di servizi ai sensi dell'art. 12 del D.Lgs. 387/2003. E’ stata anche approvata l’immediata esecutività dell’atto, con 22 voti a favore e 11 contrari.
Relatore della pratica è stato l’Assessore Valeria Cardinali (in assenza dell’Assessore Lorena Pesaresi), la quale ha spiegato che la Società SUN.CO Sistemi Fotovoltaici s.r.l., ha presentato alla Provincia di Perugia istanza per il rilascio di Autorizzazione Unica per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili sito nel Comune di Perugia, a Maestrello ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 387/2003 (“Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”). La normativa vigente prevede che tali impianti siano “...soggetti ad una autorizzazione unica, rilasciata dalla regione o dalle province delegate, nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell’ambiente, di tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, che costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico...”. Il 7 ottobre scorso la Provincia di Perugia, delegata a rilasciare l’autorizzazione di cui sopra, ha trasmesso al Comune di Perugia copia completa del progetto definitivo relativo all’impianto in oggetto descritto in modo dettagliato in una relazione tecnica; 5 giorni dopo si è tenuta la prima seduta della Conferenza di Servizi, convocata dalla Provincia di Perugia, per l?esame della domanda presentata dalla Soc. SUN.CO S.r.l., alla quale ha partecipato per il Comune di Perugia l’Ing. Daniele Volpi P.O. Servizi in Concessione ed Impianti Tecnologici. L'Assessore Cardinali ha ricordato che nella seduta è emerso che: 1) l’ambito di intervento interessato è classificato dal PRG in parte come “area di particolare interesse agricolo EA2” ed in parte “B” con vincolo idrogeologico ai sensi di legge; 2) il progetto, ai sensi del D.Lgs. 387/2003, rientra fra le opere di pubblica utilità; 3) l’area boscata rilevata in loco (nota del 10.6.10 della Comunità Montana competente in materia) differisce da quella indicata nel vigente PRG secondo quanto rappresentato nei due allegati redatti dalla competente U.O. Pianificazione Urbanistica. Occorre quindi apportare una variante al PRG, Parte Strutturale, che contempli la riperimetrazione delle zone boscate effettive indicate nel vigente PRG. La Cardinali ha spiegato che la Provincia di Perugia, non appena verrà presentata dalla Soc. SUN.CO. S.r.l. la documentazione integrativa richiesta, convocherà una nuova riunione alla quale il Comune di Perugia dovrà partecipare per fornire il parere di competenza sul progetto e perfezionare la variante al PRG vigente necessaria a rendere conforme il progetto: l’Ente dovrà essere rappresentato previa apposita delega del Consiglio Comunale, in quanto l’art. 12 del D.Lgs. 387/2003 prevede, fra l’altro, che l’autorizzazione unica “costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico”. Pertanto nell’atto si propone, tra l’altro, al Consiglio Comunale, di delegare l’Ing. Daniele Volpi P.O. Servizi in Concessione ed Impianti Tecnologici dell’U.O. Servizi Tecnologici Energetici ed Informatici e il Geom. Stefano Borghi dell’U.O. Pianificazione Urbanistica a partecipare, ai sensi di legge, alla Conferenza di Servizi. La pratica ha dato vita ad un dibattito sulle politiche energetiche del Comune di Perugia che ha visto anche l’intervento del Sindaco.
DIBATTITO
Il Consigliere del PdL Emanuele PRISCO ha sottolineato che “lo spazio necessario alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico a Maestrello è di 2 ettari di terreno, pari a circa 4 campi di calcio, ed ai piedi di Monte Tezio, zona a parco. Inoltre quella degli impianti fotovoltaici è una tecnica che non si può definire del tutto compatibile con la salute dell’ambiente, in quanto molti esperti affermano che produce una emissione di anidride carbonica sul terreno che può causare un danno permanente al terreno stesso, impoverendolo. Per questi motivi noi dell’opposizione abbiamo suggerito che questa forma di energia alternativa fosse installata su zone ed aeree “morte” della città, quali zone ex-industriali, o sui tetti di abitazioni ed edifici. La pratica offre l’occasione all’Amministrazione comunale di regolarsi diversamente su tali scelte di politica energetica, del tutto contrarie a quelle prospettate nella programmazione. Avrei preferito che l’Assessore Pesaresi, oggi assente, e che ci ha dato tante rassicurazioni in Commissione in qualità di difensore dell’ambiente, avesse ritirato la pratica”. Il Consigliere Giuseppe SBRENNA, portavoce dell’opposizione, ha anch’egli affermato di dissentire dall’atto, sottolineando che “va bene l’incentivazione di nuove forme di energia come il fotovoltaico, che possono ridurre la dipendenza dell’Italia dall’estero, ma occorre porre estrema attenzione alla localizzazione di tali impianti: in questo caso il sito si trova a ridosso di un parco, e quindi si tratta di una scelta urbanistica molto discutibile. Pertanto voterò contro”. L’INTERVENTO DEL SINDACO BOCCALI Il Sindaco Boccali è intervenuto, come egli stesso ha sottolineato, “sia per fare alcune considerazioni sia per smentire quanto affermato finora da alcuni Consiglieri. Innanzitutto voglio confermare che la pratica in discussione è stata valutata attentamente dagli Uffici comunali competenti e che, tra l’altro, dovrà ancora passare attraverso altre fasi, sotto il controllo della Provincia, prima di giungere all’adozione. Inoltre intendo smentire l’affermazione secondo cui il Comune di Perugia non ha una politica energetica: lavoriamo costantemente per incentivare l’uso di energie alternative. Rispetto al passato, abbiamo deciso di regolare e calibrare con più attenzione l’installazione di pannelli fotovoltaici, proprio allo scopo di non danneggiare il territorio. Fra qualche settimana saremo in grado di fornire i dati sulla quantità di energia fotovoltaica prodotta nel nostro comune. Le preoccupazioni di Sbrenna sono quindi infondate, perché da parte nostra c’è una grande attenzione sul tema e siamo vigili sulla localizzazione degli impianti fotovoltaici. Tra i progetti c’è quello di una localizzazione di filiera nella zona industriale a S. Andrea delle Fratte, ad esempio”. Boccali ha quindi affermato che “per l’Italia sarebbe utile non seguire la via del nucleare, che si allunga nei tempi e porta risorse ed investimenti all’estero, ma puntare invece sulla ricerca per un sempre maggior uso di energie rinnovabili”. Il Capogruppo dei Comunisti italiani Pier Luigi NERI ha affermato di “apprezzare l’intervento del Sindaco che non è stata una difesa d’ufficio ma una analisi della politica energetica nazionale” ed ha ricordato all’opposizione, con riferimento alle critiche sulla vicinanza del parco di Monte Tezio all’installazione dell’impianto fotovoltaico, la “paradossale decisione di prevedere una discarica con i rifiuti di Napoli nel parco del Vesuvio, vulcano peraltro attivo e pericoloso”. Neri ha inoltre ammonito a riflettere “perché se da un lato potrebbe esserci qualche rischio per l’impatto ambientale-paesaggistico, dall’altro occorre tener conto delle rassicurazioni del sindaco e del ruolo importante della Provincia nella questione”. Infine il Capogruppo del PdCI ha ribadito l’importanza “di una azione sinergica tra pubblico e privato per ampliare la ricerca sulle fonti di energia alternativa, decisamente preferibile ad una corsa sfrenata dei privati alla conquista di terreni per installare impianti fotovoltaici”. Il Consigliere del PdL Giorgio CORRADO è dichiarato “a favore dell’uso di fonti energetiche alternative, ma ovviamente con molta attenzione a dove e come. Infatti in Umbria si sta cominciando ad occupare vaste aree agricole per impiantare, a fini meramente speculativi, impianti fotovoltaici che non portano nessun vantaggio macroeconomico ma solo ai soggetti attuatori. Al riguardo ho già presentato una mozione per la razionalizzazione della localizzazione di questi impianti, con regole da inserire anche nel nuovo Regolamento edilizio comunale in via di elaborazione. Ad esempio, è auspicabile tale installazione sui tetti degli edifici, ovviamente non in centro storico; oppure, come proposto da Sbrenna nel suo programma elettorale, a Pian di Massiano, per fornire energia per il Minimetrò. Riguardo all’energia alternativa, non dimenticherei la legna del bosco, che è una fonte rinnovabile, né l’uso di alcune colture quali la barbabietola da zucchero o la colza, come avviene in Brasile, da affiancare al carburante per auto. Riguardo alla pratica, non intendo minimamente avallare una scelta infelice dell’Amministrazione, e quindi voterò a sfavore”. Il Consigliere del PdL Renzo BALDONI ha invece posto in rilievo il fatto che”se nella 1^ Conferenza dei Servizi indetta dalla Provincia non fosse emersa la non corrispondenza dell’area boscata rilevata sul posto dalla Comunità Montana con quella indicata nel vigente PRG, da cui la necessità di una piccola variante dello stesso, la pratica non sarebbe neanche approdata in Consiglio Comunale” e ne ha chiesto conferma all’Assessore Cardinali, alla quale ha anche richiesto di ritirare la pratica “per chiarire meglio alcuni aspetti”. REPLICA DELL’ASSESSORE CARDINALI La Cardinali ha risposto a Baldoni confermandone l’ipotesi ed ha aggiunto che “la pratica chiede oggi soltanto di poter delegare due tecnici comunali a rappresentare l’Ente alla prossima Conferenza dei Servizi e di approvare la piccola variante sulle aree boscate”.