C’E’ POCO DA FESTEGGIARE
Comunicato del Comitato InceneritoriZero sui trent'anni di Gesenu
Ieri si sono tenuti i festeggiamenti
per il trentesimo anno di attività di Gesenu ed un tarlo ci gira per
la testa, una domanda alla quale non sappiamo dare risposta
nonostante seguiamo il problema rifiuti da molti anni:Ma cosa c’è
da festeggiare???
Certo a pensarci bene c’è un
imprenditore (Manlio Cerroni azionista di maggioranza di Gesenu) che
può festeggiare grazie agli utili che si porta a casa, certo ci sono
dirigenti che possono festeggiare per i loro lauti stipendi, certo ci
sono politici che possono festeggiare per i posti a loro assegnati
dai vari partiti all’interno di Gesenu . E’ altrettanto certo che
non possono festeggiare i cittadini che per far guadagnare tutti
stanno pagando una delle tasse sui rifiuti più cara d’Italia.
Non può festeggiare l’ambiente visto
che tutti gli obbiettivi di raccolta differenziata stabiliti per
legge sono stati mancati (25% a marzo 2001—28,5% nell’anno
2002—35% nell’anno 2003—45% nell’anno 2006—45% nell’anno
2008) miseramente. Non può festeggiare l’ambiente quando leggiamo
il rapporto “Comuni ricicloni” di Legambiente dove i 92 comuni
dell’Umbria vengono piazzati all’ultimo posto nazionale. Non può
festeggiare l’ambiente viste le condanne per inquinamento. Non può
festeggiare l’ambiente viste le tante denunce fatte per
inquinamento nei pressi della discarica di Pietramelina.
Sta alla politica che ci ha messo nelle
mani di queste persone darci le risposte alle tante domande che ci
affliggono sul problema rifiuti, ci illustrino perché la Commissione
parlamentare antimafia si è occupata più volte del mondo umbro dei
rifiuti, ci dicano perché la nostra tassa sui rifiuti è così alta
ed infine ci dicano se tutta questa voglia di bruciare delle vere e
proprie materie prime sotto forma di rifiuti è data dai ricchi
incentivi previsti (certificati verdi) o è solo il modo più
semplice per uscire dai casini in cui proprio loro e quei dirigenti
che ieri festeggiavano ci hanno messi.
Certo ci lascia stupiti che
l’amministratore delegato di Gesenu dichiari che bisogna rifare il
“Piano Regionale dei Rifiuti” per costruire l’inceneritore a
Pietramelina. No, No non ci siamo sbagliati, il piano ha uno “studio
di incidenza” che prevede dove non si può costruire l’inceneritore
e proprio uno dei posti dove non si può costruire è Pietramelina.
Venendo a mancare la copertura dello studio di incidenza che valore
ha il “Piano”? NESSUNO.
Un dubbio ci è sorto:non sarà che ci
è stato indicato volutamente il posto sbagliato per poter lavorare
liberamente su Perugia e mettere la gente di fronte al fatto
compiuto?
E la partecipazione? E la trasparenza?
Solo due parole sempre usate in campagna elettorale ma mai messe in
atto nella terra di Aldo Capitini.
Marco Montanucci - Comitato inceneritoriZERO
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