Renzo Zuccherini e Walter Pilini, intervistati da Sandro Allegrini, raccontano come ci si divertiva a Perugia dal Medio Evo ad oggi. Prima i giochi storici, come la Battaglia dei sassi, la caccia del toro, il Palio delle meretrici (Curza dle putane), la corsa dei Bàrberi, il Giuoco dell’Anello e l’Incamiciata,i combattimenti di animali. Poi le grandi cerimonie civili della Repubblica perugina: le Sommissioni, la demolizione della Fortezza Paolina e il XX Giugno. Ancora: le feste dei Patroni (Costanzo, Ercolano e Lorenzo), la Madonna di Monteluce (Assunta), i Santi e i Morti, il Santo Anello, il Natale e la Beffana, i Carnevali degli studenti e del Bartoccio, la Cavalcata del venerdì maccheronaio, il Segalavecchia e la Morte del Carnevale, i Faloni e San Giovanni. E poi: le veglie e le serenate, la scampanata, le stornellate, le fiere e le sagre, gli spettacoli di strada e i Baracconi. L’antico gioco del pallone e il ruzzolone, le bocce e la pallotta, i carrozzoni. E ancora: il circolo, l’osteria, la morra e i giochi alle carte, il ballo, il veglione e le terme, il biliardo, il calcio balilla, il flipper, la tombola. Per i bambini: la conta e la penitenza, le palline e niscondaja (nascondino), cirquìto e tappini, palline e bochi, buchetta, battimuro, toccio e palmo. E infine: la trottola e la cerbottana, campana, un-due-tre stella e chiapparella, lotta e barùtoli. Il tutto accompagnato da uno slide multimediale creato da Leandro Battistoni.