Le eco-balle. Seconda puntata
L'assessore regionale Rometti afferma che la riduzione dei rifiuti nel 2009 è talmente bassa che allo stato attuale non è possibile prevedere modifiche radicali al piano regionale gestione rifiuti.
Secondo il Piano Regionale Gestione Rifiuti nel 2009 la produzione di Rifiuti Urbani umbri, in assenza di interventi, sarebbe aumentata di 60 mila tonnellate rispetto al 2006. Gli interventi, almeno fino al 2009 non ci sono stati ma i rifiuti umbri invece di aumentare sono diminuiti di 11 mila tonnellate. Tuttavia per l’assessore Rometti la differenza è “talmente bassa che allo stato attuale non è possibile prevedere modifiche radicali al piano”: Inceneritore avanti tutta
Tutta l'impalcatura del Piano Regionale
Gestione Rifiuti (PRGR) si basa sulla seguente previsione: in assenza
di interventi e con una percentuale di Raccolta Differenziata (RD)
ferma al 30%, l'Umbria produrrà nel 2013, quasi 700 mila tonnellate
di Rifiuti Urbani (RU). Se invece L'Umbria adotterà le
indicazioni del Piano raggiungerà nel 2013 una produzione annuale di
RU pari a circa 600 mila tonnellate, con una RD del 65%.
Il primo caso viene definito previsione
evolutiva inerziale - “scenario zero” , il secondo previsione
evolutiva inerziale “scenario obiettivo”. I dati delle
previsioni si trovano nelle tabelle di pag. 200 e 204 del PRGR
scaricabile dal sito dell’ARPA-Umbria.
Il grafico allegato rappresenta
l’andamento della prevista produzione di rifiuti urbani sia nello
scenario zero (linea blu) sia nello scenario obiettivo (linea rossa).
La linea verde rappresenta l'andamento della produzione reale dei
rifiuti urbani registrati dall’ARPA dal 2006 fino al 2009.
Stando alle previsioni del Piano
dovremmo assistere ad un aumento della produzione dei rifiuti come
indicato nello “scenario zero” in quanto gli interventi previsti
per ridurre la produzione dei rifiuti ed aumentare la raccolta
differenziata stanno iniziando solo ora, nel 2010. La riprova che
nel 2009 eravamo ancora nelle condizioni corrispondenti allo
“scenario zero” è la RD ferma al 30%.
Tuttavia, contrariamente alle
previsioni del piano, vediamo che l'andamento reale della produzione
rifiuti non ricalca lo “scenario zero” né tantomeno lo “scenario
obiettivo”. Conferma piuttosto un trend alla diminuzione iniziata
dall’anno 2008. In particolare, per l’anno 2009 il Piano
prevedeva una produzione di 610 mila tonnellate di RU e invece
l’Umbria ne ha prodotte “solo” 539 mila. Assistiamo cioè ad
una riduzione di 71 mila tonnellate all’anno, cui corrisponde una
riduzione di circa 80kg pro capite di RU prodotti in meno all’anno.
Basterebbe questo per affermare che il Piano poggia su delle
fondamenta assolutamente inconsistenti e che andrebbe completamente
rivisto.
Eppure, l'assessore regionale Rometti
afferma che: “c'è stata una diminuzione sul fronte della
produzione dei rifiuti, è vero, ma la percentuale è
talmente bassa che allo stato attuale non è possibile
prevedere modifiche radicali al piano regionale stabilito dal governo
precedente. Il trattamento termico dello smaltimento dei
rifiuti viene quindi confermato” (Umbrialeft – 26 e 27
ottobre 2010). Il motivo di tale ostinata difesa del PRGR lo lascio
alla libera interpretazione del lettore.
Roberto Pellegrino - Movimento Perugia Civica
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