Il vecchio, glorioso stadio di Santa Giuliana, dove giocava il mitico Perugia che conquistò la serie a alla metà degli anni ’70, ha spesso ospitato concerti: da anni è uno dei luoghi simbolo di Umbria Jazz. Ma nonostante questo è rimasto uno stadio, destinato non più al calcio ma all’atletica. Ma tra non molto il Santa Giuliana perderà la sua funzione sportiva: un progetto del Comune vorrebbe trasformarlo in spazio dedicato esclusivamente ai concerti, con strutture fisse, realizzando una nuova pista per l’atletica a Pian di Massiano.
Il progetto ha subito incontrato la vivace reazione di Giorgio Molini, il “papà” dell’atletica perugina, che ha lanciato una raccolta di firme per fermare il progetto. Molto preoccupati anche i residenti della zona, che verrebbero sottoposti a un pesante bombardamento acustico, visto che di solito non esiste controllo sulle emissioni sonore dei concerti. Sarebbe stravolto anche il residuo di verde ancora superstite, che comunque offre un minimo di sfogo ai cittadini della zona. Non parliamo poi del traffico e dei parcheggi: si tratterebbe di riportare migliaia di auto a ridosso del centro, contraddicendo tutte le dichiarazioni sulla limitazione del traffico in città.
Certo, è ora di liberare la Piazza Grande della città dalla funzione di spazio-cartolina per concerti a tutta amplificazione, con relativo corredo di bottiglie e bicchieri di plastica lasciati a strati sulle belle pietre. Ma perché il Santa Giuliana?
Intanto, anche stavolta sfuggono i particolari del progetto. Ora ad esempio arrivano le voci sul possibile scavo di un tunnel, per collegare i camerini al palco, dal costo di un milione di euro. Allora cominciamo a capire: in ballo ci sono questioni ben più serie ed importante che non la solita, lagnosa cultura, o il solito, patetico sport per tutti.
Intanto l’Auditorio di San Francesco segna il passo, e gli anni passano senza che se ne veda la conclusione; e il Turreno chiude per fare spazio a nuovi parcheggi (ma non si parlava di un centro senza auto?).

Renzo Zuccherini