(da Facebook, 27 ottobre)

Non sorprende la convinzione dell’assessore Rometti,(http://www.umbrialeft.it/node/46181). Non sorprende perché i dati relativi alla raccolta differenziata in Umbria sono catastrofici, nel 2008 avrebbe dovuto essere al 45 per cento, mentre un anno più tardi il dato regionale si ferma a poco più del 31 per cento.
L’obbiettivo del 50% entro il 2010 o addirittura del 65% entro il 2012 è oramai relegato alla sfera delle utopie, se tutto va bene al ritmo attuale dell’1,5% annuo di incremento di differenziata dovremmo aspettare il 2030 per allinearci agli standard imposti dalla CE.
I dubbi che l’intero piano regionale fosse stato strutturato proprio allo scopo di giustificare la costruzione di un inceneritore sono oggi una concreta evidenza e la determinazione nelle affermazioni dell’assessore ce lo conferma.
Come cittadini ci preoccupa la martellante campagna rivolta a trasmettere come necessario il trattamento termico dei rifiuti. Ci preoccupa la tenacia con cui alcuni politici ed alcuni amministratori propagandano l’incenerimento dei rifiuti come un sistema economico per recuperare energia. Ci preoccupano i silenzi ed il disinteresse rispetto ai rischi sulla salute dei cittadini Ci preoccupa l’idea che il trattamento termico possa essere realizzato nei cementifici .
Auspichiamo che la Regione prenda in seria considerazione la necessità di investire per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata piuttosto che alimentare mire economiche di qualche privato.
Da parte nostra promettiamo e garantiamo ai cittadini di rimanere una megafono d’ informazione tenace ed instancabile, che tenterà di parlare sempre più forte della propaganda, affinchè tutti possano avere gli strumenti e le conoscenze per far valere in maniera consapevole ed obiettiva i propri diritti.