22/12/2024
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INCENERITORE – tutto quello che dovremmo sapere
Incontro promosso da CITTADINI IN RETE, CVA di Ponte Valleceppi, venerdì 29 ottobre


Dopo il "silenzio tattico" durato dalle elezioni comunali a quelle regionali, lo scomodo tema dell'inceneritore sta tornando alla ribalta della scena politica umbra: vari esponenti di partito, con varie e diverse motivazioni, si sono già schierati apertamente a favore dell'incenerimento dei rifiuti.
Dall'estate scorsa gli amministratori regionali e del Comune di Perugia in particolare, hanno iniziato una campagna mediatica per convincere i cittadini che "l'inceneritore è indispensabile per chiudere il ciclo dei rifiuti" con la giustificazione di un presunto vantaggio per l'economia locale, incuranti dei gravi pericoli alla salute pubblica e all'ambiente.

La costruzione di un inceneritore comporterà  un colossale giro di affari per alcune società ma comporterà anche la distruzione di preziose materie recuperabili con la raccolta differenziata.
Su un tema così importante l'informazione non può essere superficiale o propagandistica, perchè i cittadini devono conoscere i veri motivi che orientano le decisioni degli amministratori eletti sulla base di programmi spesso generici.

•  I rifiuti differenziati da volenterosi cittadini verranno usati come combustibile nell'inceneritore?
•  Esistono filtri in grado di trattenere le micidiali polveri fini e ultrafini emesse dall'inceneritore?
•  Chi pagherà e chi ci guadagnerà con l'incenerimento dei rifiuti?
•  Perchè l'Umbria non intraprende la strada dell'annullamento produzione rifiuti come hanno fatto con successo grandi metropoli di tutto il mondo e diverse città italiane?

Anche per dare risposta a queste domande, le associazioni, i comitati e i movimenti della regione sensibili alla tutela dei beni pubblici si sono coordinati nel nuovo soggetto “CITTADINI IN RETE”  per informare sui vantaggi/svantaggi economici, ambientali ed energetici, sulla sicurezza e rischi per la salute di un inceneritore e per discutere insieme sulle prospettive di una diversa e possibile chiusura del ciclo dei  rifiuti senza alcun bisogno di ricorrere all’incenerimento.

Per questo CITTADINI IN RETE invita tutti a partecipare all'incontro:
"INCENERITORE – tutto quello che dovremmo sapere
che si svolgerà venerdì 29 ottobre alle ore 17 presso il CVA di Ponte Valleceppi.

Moderatore Andrea Chioini, giornalista TGR RAI-Umbria

Prima Parte: interventi programmati

La questione rifiuti in Umbria - Roberto Pellegrino, biologo presso il Dipartimento di Chimica dell'Università di Perugia. Ha lavorato alla gestione e al controllo di discariche, di impianti di depurazione delle acque, di impianti a biogas sia civili che industriali.
Dal 2009 è segretario del Movimento Perugia Civica.

Partecipazione dei cittadini nei processi decisionali - Michele Pietrelli, specialista analisi e sviluppo software, dal 2005 è uno dei fondatori del gruppo Amici di Beppe Grillo di Perugia e del Movimento Cinque Stelle, organizza incontri e convegni pubblici sull'inquinamento ambientale e sulla gestione dei Rifiuti.

Rifiuti e il labirinto delle energie - Claudio Santi, docente di Metodi Fisici in Chimica Organica. Dal 2004 è impegnato per conto dell'associazione InfarmaZone onlus in progetti di comunicazione e divulgazionine scientifica rivolti soprattutto al rapporto tra sviluppo sotenibilità e salute.

Trattamento termico dei rifiuti e rischi per la salute - Giovanni Vantaggi medico di base e medico per l'Ambiente esperto delle conseguenze alla salute dei processi di combustione. Coordinatore e Referente per l'Umbria di ISDE-Italia (International Society of Doctors for the Environment) Coautore della monografia  "Gestione dei Rifiuti e Rischi per la salute" (Ed. Medico Scientifiche).

Rifiuti e criminalità: Rapporto Ecomafie 2010 - Emma Contarini, avvocato libera professionista, formata in diritto ambientale da anni affianca le associazioni ambientaliste ed i comitati locali nelle loro battaglie legali. Coordina il Centro di Azione giuridica di Legambiente in Umbria.

Comune di Capannori: senza discarica, senza inceneritore e... senza rifiuti - Alessio Ciacci,  assessore all'ambiente e partecipazione del comune di Capannori (LU) dove ha promosso l'adozione della strategia "Rifiuti Zero entro il 2020", senza discariche e inceneritori.

Seconda Parte:  interventi e proposte dei cittadini




Inserito giovedì 28 ottobre 2010


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Commenti

Nome: Roberto Pellegrino
Commento: Caro Marcello, naturalmente se vieni venerdì ne saprai molto di più. Per ora accontentati di questa risposta. Entrambi, inceneritore e termovalorizzatore, bruciano i rifiuti, ma con il secondo viene recuperata una parte del calore di combustione sotto forma di energia termica ed elettrica. I politici amano parlare di "termovalorizzatore" per il suo significato positivo e la rassicurante prospettiva che promette: eliminare i rifiuti ed in più produrre energia. Bello no? Tuttavia sempre di inceneritore si tratta e l'incenerire rifiuti non ne causa la scomparsa, ma la trasformazione in altre sostanze più pericolose per l'ambiente, per la salute e più difficili da smaltire. Inoltre la quantità di energia ricavata dalla combustione dei rifiuti è ridicola se paragonata a quella spesa per produrre quegli oggetti che forse troppo frettolosamente vengono classificati come rifiuti. Mi spiego con un esempio: Una bottiglia di plastica per acqua minerale non è tossica (a meno che non finisca in mare e poi nello stomaco di qualche animale acquatico), può essere riutilizzata molte volte e con poca energia può essere fusa e trasformata in nuovi manufatti di plastica. Se invece bruciamo quella bottiglia perdiamo per sempre l'energia spesa per la sua fabbricazione e trasformiamo la materia di cui è costituita in CO2 (effetto serra), sostanze tossiche (intossicazioni acute, cancerogenesi) ceneri (discarica) e un po' di energia termica (calore). Quanta energia? E' stato calcolato che l'energia prodotta dalla combustione di una bottiglia di plastica è 180 volte inferiore a quella impiegata per la sua fabbricazione. Secondo te "valorizza" di più il riuso/riciclo della bottoglia o il suo incenerimento? Io dico “buona la prima”. Ecco perchè preferisco parlare di inceneritore, oppure, passami il neologismo, di “termoSvalorizzatore”... Cari saluti, spero di conoscerti venerdì prossimo. Roberto P.

Nome: marcello fruttini
Commento: Chiedo venia per la mia ignoranza ma sento esaltare i termovalorizzatori (esempio tra i tanti Brescia, ove non inquinano e producono eneergia per il riscaldamento) e demonizzare gli inceneritori. Qualcuno mi sa spiegare in due parole le differenze? e perché per Perugia si parla di inceneritore e non di termovalorizzatore?

Nome: Roberto Pellegrino
Commento: Caro Karl-Ludwig Schibel, Lei raffigura i CITTADINI IN RETE come un gruppo di invasati per i quali “l’inceneritore è l’opera del diavolo” e che pertanto lo spazio alla inutile discussione sarà relegato a pochi attimi. E invece le dico che il gruppo che ha lavorato alla preparazione dell'incontro tra cittadini ha valutato attentamente la durata degli interventi dei relatori, fissata per questo a 10 minuti al massimo ciascuno, proprio per lasciare circa la metà del tempo alla discussione. Discussione alla quale la invito senz'altro a prendere parte per portare il suo contributo, qualsiasi esso sia. Inoltre mi permetta una osservazione: in quello che dice "termodistruzione dei rifiuti" intravedo un errore concettuale tipico di persone solo superficialmente informate e convinte che l'incenerimento faccia "sparire" i rifiuti dalla faccia della Terra. Purtroppo non è così. Ed è proprio per fugare queste superficialità che l'incontro si prefigge innanzitutto di divulgare una informazione onesta e scientifica sul problema rifiuti, che per i sui molteplici e complessi aspetti riguarda la vita presente e futura di tutti noi. Una volta informati si potrà discutere insieme e con maggiore cognizione di causa di come risolvere il problema rifiuti, anche facendo tesoro di esperienze che non richiedono la “termodistruzione dei rifiuti” a lei tanto cara. Sono fermamente convinto che dei cittadini bene informati non siano uno ostacolo ma un motivo di crescita democratica di un paese che si dice libero, e mi piacerebbe che Lei e i politici di turno, almeno su questo, la pensassero come me.

Nome: Karl-Ludwig Schibel
Commento: Avrebbe potuto essere un incontro interessante e importante. Però il programma fa temere che un moderatore e sei relatori molto qualificati - ognuno giustamente vuole dire il suo - riempiranno ampiamente il tempo tra le 5.30 e le 8.00 e che la "Seconda Parte: interventi e proposte dei cittadini" si farà benedire. Poi manca completamente qualcuno che parla a favore dell'incenerimento dei rifiuti, o meglio quale potrebbe essere una collocazione sensata della termodistruzione dei rifiuti. In altre parole: quando mi chiedo perché non dedicherò il tempo a questa manifestazione che mi piace per il fatto che si mettono in rete più organizzazioni, che tratta un argomento che mi sta a cuore e che considero molto importante, le ragioni sono che l'impostazione non promette un dibattito razionale su un argomento importante ma le relazioni standard di esperti bravi, che tutti ci raccontano quanto sono terribili gli inceneritori. Ragionamento del quale tutti presenti sono già convinti - altrimenti non sarebbero venuti. Del dibattito ci sarà presumibilmente poco o niente e infatti c'è poco da discutere perché un'iniziativa impostata in quella maniera difficilmente attrarrà un cittadino o una cittadina che non è già convinto o convinta che gli inceneritori sono l'opera del diavolo. Se dovessi sbagliare - tanto meglio. Saluti, KL Schibel

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