Costituito il Coordinamento Provinciale delle Superiori
Valutazioni e proposte di mobilitazione contro il piano Gelmini
Il 22 ottobre 2008 all’ITAS GIORDANO BRUNO di PERUGIA si è costituito il COORDINAMENTO DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA di Perugia Il confronto ha prodotto queste riflessioni: - Il piano Gelmini è un attacco all’istruzione e formazione pubblica. Si inserisce nel quadro generale di uno smantellamento dei servizi pubblici come sanità, trasporti, P.A. e del disinteresse del governo per l’ambiente; - nel proporre il decreto la Gelmini ha volutamente ignorato i soggetti della scuola ed ogni richiesta di dialogo e confronto; - non solo la Gelmini ma anche Renato Brunetta fanno quotidianamente di ogni erba un fascio: i lavoratori sono tutti offesi da gravi accuse: fannulloni, ignoranti, parassiti dello stipendificio-scuola, incompetenti ecc. - il piano Gelmini colpisce duramente il diritto costituzionale all’istruzione e ignora il dovere dello Stato a rimuovere gli ostacoli per garantire l’uguaglianza sostanziale dei cittadini - le conseguenze dell’eventuale entrata in vigore del decreto saranno: meno scuole, meno tempo scuola, meno risorse, meno qualità classi affollate meno occasioni di promozione culturale e sociale per i soggetti più deboli aumento del carico di lavoro e delle spese delle famiglie 87.400 docenti in meno, 44.500 ATA in meno, 8 miliardi di euro di tagli nel prossimo triennio, di cui solo il 30% riutilizzato nel sistema scolastico, ma solo dal 2010. Ecco le nostre proposte di mobilitazione: informazione sistematica sulla realtà dei problemi, spesso negati o minimizzati dall’”occupazione” dei media: dialogo costante con le famiglie, presidi permanenti, volantinaggio, sit-in, assemblee pubbliche; coordinamento sistematico con le iniziative di protesta dalla primaria all’Università;(prossimo appuntamento unitario: le manifestazioni cittadine del 28 ottobre) blocco temporaneo dei viaggi d’istruzione per coinvolgere imprese ed operatori turistici. Pertanto IL COORDINAMENTO PROPONE E CHIEDE UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLO SCIOPERO DEL 30 OTTOBRE come primo e più significativo atto per: in primo luogo costringere il governo a ritirare i provvedimenti legislativi unilaterali; in secondo luogo avviare con tutte le forze professionali, politiche e sindacali un confronto serio per costruire una scuola adeguata e rigorosa per tutti.
|