Dove vanno a finire le strisce pedonali?
Chi attraversa finisce su uno spartitraffico e non può più uscirne
L'assessore Ciccone, con un suo comunicato, ci ha informato che il comune ha provveduto a rifare la segnaletica orizzontale in varie parti del territorio: quello che non ci dice è che in realtà il comune si preoccupa praticamente solo della segnaletica automobilistica, mentre la segnaletica per pedoni viene sistematicamente trascurata.
Ecco un esempio in via Ruggero d'Andreotto: chi dal marciapiede si avventura sulle strisce pedonali confidando di poter attraverasare la strada, si ritrova su uno spartitraffico: da lì, non c'è modo di uscire in modo protetto, e il pedone lo farà a suo rischio e periocolo, aspettando uno dei rari momenti in cui non passano automobili.
Così è sempre: marciapiedi che si interrompono bruscamente e non vanno da nessuna parte, strisce pedonali che finiscono nel nulla... Li abbiamo documentati più volte sulla Tramontana. Provate a immaginare una segnaletica orizzontale approssimativa, come questa, per le automobili: sarebbe una sollevazione, un gridare al pericolo! Invece per i pedoni, non importa.