16/07/2024
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Le risposte del presidente GESENU alle domande dei cittadini

Il presidente GESENU Graziano Antonielli ha risposto alle domande che io ed altri lettori della Tramontana gli abbiamo posto in un articolo già pubblicato su questo sito. Ecco di seguito le risposte.

Domande poste da Roberto Pellegrino:

1) quante tonnellate di plastica, carta, vetro, alluminio, materiali ferrosi sono state vendute ai consorzi nell'anno 2009 e 2) quanto è stato il ricavo dalla vendita di ciascuna delle categorie sopra citate?

G.A.: Le quantità di materie prime differenziate consegnate al CONAI nel corso dell’anno 2009 e i relativi incassi:

- CARTA/CARTONE tonn. 8.859,570 - contributo incassato €. 353.872,47

- PLASTICA tonn. 1.334,080 - contributo incassato €. 254.200,91

- ALLUMINO tonn. 14,760 - contributo incassato €. 6.836,93

- LEGNO tonn. 4.182,720 - contributo incassato €. 50.147,58

- VETRO tonn. 2.542,040 - contributo incassato €. 86.429,40

- ACCIAIO tonn. 795,080 - contributo incassato €. 65.387,42

      • TOTALE €. 816.874,71

3) Quale quota di questo ricavo viene trasferito al Comune di Perugia (escludendo i compensi e i rimborsi spese per le trasferte di tecnici e amministratori pubblici)?

G.A.: Questi importi vengono totalmente detratti dal calcolo dei costi del servizio che ogni anno viene fatto con le amministrazioni comunali (piano finanziario). Es. Costo del servizio 100, incasso da raccolta differenziata 10, tariffa da spalmare sulle utenze 90. Non capisco il riferimento alle trasferte.

4) Le risulta che i consorzi a cui la GESENU vende la plastica differenziata avviano tale materiale alla combustione perchè materiale di scarsa qualità? (plastica di diversa natura, frammista a scaglie di vetro e/o metallo) e 5) la GESENU, nel momento in cui conferisce la plastica differenziata ai consorzi è consapevole se questa verrà bruciata o riciclata?

G.A. Tutta la plastica raccolta viene conferita al consorzio COREPLA che la avvia successivamente a recupero. Le modalità con cui COREPLA valorizza la plastica sono ben dettagliate nel documento “RELAZIONE SULLA GESTIONE 2009” che si può scaricare dal sito www.corepla.it dove a pag. 21 si legge la quota di recupero energetico delle plastiche raccolte nel corso del 2009. Il dato, ovviamente, è su base nazionale e risulta difficile capire il destino dei piccoli quantitativi provenienti da Perugia.

5) l'impianto di selezione e riciclaggi di Ponte Rio (che dovrebbe differenziare i rifiuti gettati nelle campane blu) è stato attivo nelgli anni 2006, 2007, 2008 e 2009 o è stato fermo per guasti irreparabili o per non convenienza economica? 6) l'impianto di cui sopra è attualemnte funzionante?

G.A.: A Ponte Rio è nato il primo impianto italiano di separazione della cosiddetta frazione mista (vetro, plastica e materiali ferrosi). E’, come è facile immaginare, un impianto molto utile, perché consente di perseguire molteplici obiettivi. Il primo è quello dello spazio fisico. Invece di avere tre contenitori per strada, ne ho uno solo (importantissimo soprattutto oggi con il porta a porta). Il secondo è quello economico: il sistema deve costare meno della raccolta separata. Il grado di finezza con cui lavora l’impianto è strettamente correlato all’aspetto economico. Se mi viene chiesta e pagata maggior qualità può risultare conveniente investire nelle modifiche impiantistiche. Negli anni da lei citati l’impianto è sempre stato funzionante (altrimenti non avremmo potuto separare i tre materiali) anche se ha subito diverse ristrutturazioni. Le prime per motivi quantitativi (aumentavano i quantitativi in ingresso e si doveva aumentare la capacità di lavorazione del sistema), le ultime per gli aspetti qualitativi poiché oggi il CONAI punta di più sulla qualità dei materiali.


Domanda di Maria Pia Battista:

E visto che anche le pulci possono avere la tosse, che cosa devo dire io che abito in Via Fiorenzo di Lorenzo e che, malgrado tre segnalazioni fatte alla Gesenu, continuo la mattina ad andare in giro con il mio sacchetto differenziato alla ricerca di qualche campana per la carta o la plastica perchè non ne abbiamo nessuna malgrado il discreto numero di abitanti?

G.A.: Segnalazione giusta e di cui avevamo già tenuto conto, tanto è che nel progetto di estensione del sistema porta a porta nel centro storico è previsto il posizionamento di un maggior numero di campane nella fascia immediatamente a ridosso delle mura urbiche, reso possibile per motivi di spazio dalla sostituzione dei cassonetti per l’indifferenziato. Una serie di contenitori è prevista anche nella sua zona. Grazie

Domanda di Vanni Capoccia

Graziano Antonielli dice: "Questi consorzi ritirano i materiali differenziati, li lavorano e li collocano sul mercato." Che vuol dire li collocano sul mercato? Vuol dire che la plastica differenziata dai cittadini il mercato la trasforma in altri oggetti di plastica? Se è così bene. Anzi benissimo. Se invece vuol dire che una parte o tutta il mercato la trasforma in combustibile, male. Anzi malissimo. Vorrebbe dire che è stato fatto un inganno verso i cittadini di Perugia virtuosi. Se magari il sig. Antonielli completasse la sua frase eliminando ogni dubbio... sarebbe virtuoso

G.A.: Per quale motivo dovremmo ingannare i cittadini di Perugia?



Roberto Pellegrino - Movimento Perugia Civica

Inserito venerdì 1 ottobre 2010


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Commenti

Nome: vanni capoccia
Commento: Caro Presidente, avevo semplicemente chiesto se la plastica che differenzio a casa mia si trasforma in nuovi oggetti di plastica, aggiungendo, che se non veniva fatto, sarebbe stato un inganno. Risposta: Per quale motivo dovremmo ingannare i cittadini di Perugia? Manca il seguito. Mi sembra che non abbia risposto alla mia domanda. Certamente sono io che non mi sono spiegato. Riformulo la domanda: La plastica che con tanta cura differenzio a casa mia, finisce – in tutto od in parte – in un inceneritore? PS: Sia gentile presidente, non risponda con una domanda ad un’altra domanda che dopo non capisco.

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