Pensando a Barbara…
Giustizia è fatta, ma nessuna vittoria è da celebrare
Il processo di appello per il femminicidio di Barbara Cicioni e la morte della bambina che portava in grembo si è finalmente concluso. A Roberto Spaccino, l’uxoricida, è stato riconfermato l’ergastolo. Giustizia è fatta, ma nessuna vittoria è da celebrare. La tragedia che si è consumata non lo consente. Accogliamo la sentenza anche nella memoria e nel rispetto delle altre innumerevoli donne vittime della violenza maschile. Per loro perseguiamo il riconoscimento della “giustizia degli Uomini”, ma siamo consapevoli che noi donne – tutte - da più di 5000 anni aspettiamo la giustizia della Storia.
pensando a Barbara…
Tu sei una donna e a te spetta dovere d’obbedienza.
Anche pulire e cucinare tacere e partorire sono cose di donne
ma la forma più alta di femminilità è la mite acquiescenza
che ci tiene soggette ad un Già Detto prima di tutte noi.
Vergine madre figlia del tuo figlio sorella sposa madre d’ogni uomo qualunque sia la parte
che ti assegna il volgere del tempo e della storia: Alto Sentire o Futile Accudienza
sei pronta ad assentire alla domanda che dentro il cuore tuo bussa potente
e vuole che t’arrendi e scambi amore in cambio dell’orgoglio
di cercare da sola la parola che proclama il tuo nome e ti fa viva.
Ma se rinunci ad essere te stessa e se ti perdi dentro una finzione ricorda: non c’è scampo
amor di sofferenza il tuo destino sudditanza e martirio la promessa.
Barbara è una di noi. Barbara è con noi – e lo sarà sempre – nel ricordo e nella lotta contro la violenza sulle donne, contro il femminicidio.