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Al lavoro per ridar vita alle Sirenette
Le due sculture sono come riapparse alla luce. Mettiamoci le targhette con l'indicazione dell'autore, del titolo e dell'anno


Nelle foto vediamo al lavoro Andrea Gobbi, uno dei bravi restauratori che, sotto la vigilanza della Sovrintendenza, stanno liberando le due sculture di Piazza Italia dalle incrostazioni accumulatesi in tanti anni, visto che erano poste sotto dei getti d'acqua molto suggestivi ma dannosi per la conservazione delle opere.
Avevamo da tempo segnalato le penose condizioni delle sculture, e già avevamo fatto un salto di gioia, mercoledì 1 settembre, alla vista dell'inizio di un intervento: vedi l'articolo La Sirenetta si rifà bella, su http://www.latramontanaperugia.it/articolo.asp?id=2315.
Ci piaverebbe, che al termine dei lavori, davanti alle due sculture fossero poste due targhette con l'indicazione dell'autore, del titolo e dell'anno.
Come i nostri lettori e lettrici certamente sanno, le due sculture sono state realizzate da Arturo Checchi, personaggio d'eccellenza nel panorama artistico internazionale, docente all'Accademia di Belle Arti dal 1925 al 1938; nato a Fucecchio, Checchi visse a Perugia in via Vecchia, dove morì alla vigilia di Natale del 1971. Un busto in memoria è posto ai Giardinetti Carducci.
La scultura, comunemente detta la Sirenetta, è un intenso ritratto della moglie dell'artista.

Le incrostazioni di calcare che si erano accumulate sopra la scultura

La Ragazzina, l'altra scultura di Piazza Italia




Inserito lunedì 13 settembre 2010


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Commenti

Nome: Vanni Capoccia
Commento: Le targhette vanno bene, ma, più che altro, non deve più essergli schizzata l'acqua addosso. Altrimenti siamo daccapo alla santa croce. Vanni Capoccia

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