22/12/2024
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Mezzi pubblici: aumentano i biglietti, calano le corse
Ma intanto il Comune continua a spendere milioni di euro per le rotonde


Siamo in attesa di sapere che cosa succederà con il nuovo orario invernale Apm: si stanno decidendo tagli alle corse, specialmente quelle delle zone più periferiche, e intanto l’assessore alla mobilità ha scritto una lettera per preannunciare (e giustificare) l’aumento del biglietto; in compenso, sul Minimetrò il biglietto non durerà più settanta minuti ma coprirà solo una corsa.
Tutti questi, ci dicono in Comune, sono gli effetti della riduzione dei trasferimenti dello Stato e della decisione da parte della Regione di non proseguire il finanziamento della mobilità alternativa e nemmeno dell’integrazione tariffaria di “Unico Perugia”, il biglietto da 70 minuti che permette di viaggiare su minimetrò e, all'interno del territorio comunale, su linee Apm, linee Acap (telebus e buxi), rete ferroviaria Fcu e rete ferroviaria Fs Trenitalia. Senza i soldi della Regione, che a sua volta taglia perché taglia lo Stato, al Comune mancheranno 5,2 milioni, di cui 2,2 per finanziare il biglietto unico e 3 per onorare i contratti di servizio di Apm e Minimetrò.
Quindi i biglietti aumenteranno fino al 50%, gli abbonamenti (esclusi quelli scolastici) del 30%, le corse di autobus con pochi passeggeri saranno tagliate. Per ciò che riguarda il minimetrò, oltre all’apertura di una trattativa per ridurre i 10 milioni annui che il Comune deve dare a Minimetrò, potrebbe esserci un’autentica rivoluzione a carico del biglietto. La prospettiva è quella di una limitazione dell’uso del tagliando di corsa semplice, che avrà valore solo per una corsa. Addio validità per 70 minuti: non si potrà più, con un euro, lasciare l’auto a Pian di Massiano, salire in centro, svolgere una commissione e tornare al parcheggio.
Il Movimento difesa del cittadino, che considera “allarmante” la lettera dell’assessore, e contesta anche il metodo adottato per varare gli aumenti, scrive: “Come già più volte ribadito, il Comune di Perugia, nonostante la sottoscrizione di uno specifico protocollo con tutte le parti sociali e le associazioni dei consumatori e utenti, continua ad adottare decisioni senza aver attivato sui temi importanti della mobilità e dei servizi a domanda individuale alcun tipo di confronto. Ci chiediamo perché ogni volta che si tagliano risorse, sono i cittadini per primi e normalmente da soli a doverne pagare le spese, in termini di tagli ai servizi e incrementi di costi. Non crede il Comune che tanto più le scelte sono dolorose e difficili (come dice l'assessore) e tanto più vanno spiegate, giustificate, discusse e condivise, invece che come al solito imposte dall'alto?”
Certo, il risultato della manovra è facilmente prevedibile: aumenterà ancora l’uso dell’automobile. Per questo non possiamo non mettere a confronto i tagli ai servizi pubblici con la notizia del finanziamento della rotonda di via Settevalli-San Vetturino: oltre due milioni di euro solo per una rotonda, per far guadagnare qualche secondo alle auto e rendere più scorrevole il traffico privato!
Già, proprio quei milioni che mancano ai mezzi pubblici.




Inserito mercoledì 8 settembre 2010


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Commenti

Nome: Stefano Ortica
Commento: Io ho già scritto una lettera ad APM dove ho detto che, come forma di contenimento delle mie spese, ridurrò a mia volta del 50% il costo del biglietto. Se la APM aumenta indiscriminatamente le tariffe del 50%(!!!) io le riduco. Ho detto loro che timbrerò il biglietto una corsa si ed una corsa no. Non mi interessa niente dei controllori. Sono due anni che prendo l'autobus abitualmente per andare al lavoro e chiaramente ho sempre pagato correttamente il servizio offerto. Da domani NO! Pagherò una corsa ogni due. Fate altrettanto ! Basta lamentarsi, è ora di reagire!! (N.d.R.: ovviamente, la redazione NON si associa all'invito del lettore).

Nome: Marco
Commento: Credo che i problemi siano tanti ma principalmente: giorni fa da Ponte San Giovanni dovevo recarmi da un cliente a Fontivegge, appuntamento alle 9:00. Decido di prendere il treno alle 8:46. Era in ritardo di 20(!) minuti, ed era partito da Foligno. Per tornare poi, alle 15:35 circa ci sono due e dico due treni a distanza di 5 minuti l'uno dall'altro, ma alle 17:30 (tipico orari odi uscita dagli uffici) non ci sono treni fino alle 18:15 (poi il successivo alle 19:40), ma ce ne sono alle 17:20. Credo che innanzitutto vadano razionalizzate molte cose, prima di aumentare i biglietti, e comunque prima di tagliare agli utenti i servizi credo che gli enti pubblici ci debbano dimostrare di aver tagliato sprechi e clientelismi al loro interno (vedasi consulenze pagate a peso d'oro e non voglio aggiungere altro). Poi io seguito ad essere convinto che il mezzo pubblico su gomma non sia adeguato, meglio sarebbe un sistema integrato tra ferrovia, minimetro (ormai c'è, va messa la gente in condizioni di utilizzarlo in maniera vantaggiosa) e, dove non sia possibile arrivare con quanto sopra, utilizzare il trasporto su gomma. Saluti a tutti

Nome: caravaggio
Commento: si una rotonda sul mare, vetusta canzone di fred bongusto.

Nome: Luca
Commento: Ci voleva la crisi per capire la follia del progetto minimetrò e dei 10 milioni di euro (non dimentichiamoci che sono 20 miliardi di lire) che ogni anno noi cittadini dobbiamo versare nelle casse della Minimetrò spa?? Ad oggi tutti gli obiettivi di tale progetto sono falliti, passeggeri sovrastimati, traffico non ridotto, inquinamento aumentato (vedi dati ARPA su polveri sottili), disagi causati dalla forzatura del PUM per convogliare i cittadini nei vagoncini rossi, minor afflusso di persone in zone del centro storico (vedi via dei Priori)anzichè incremento di visitatori; tra l'altro non sembra ci sia stata nessuna invasione di cittadini felici di spendere soldi nei negozi dell'acropoli, per non parlare del rumore. Con lo stesso stanziamento quanti progetti di viabilità alternativa più efficaci si sarebbero potuti realizzare? Forse è arrivata l'ora di avere coraggio e porre fine a tale dissanguamento di fondi per questo mezzo anzichè pensare al suo prolungamento o aumento dell'orario di esercizio per far felici solo pub e pizzerie del centro a scapito di tutta la cittadinanza? Se tenere acceso il minimetrò e pagarne gli alti costi comporta aumentare il costo dei biglietti su tutti gli altri mezzi (che vengono presi con una proporzione di 10 a 1 rispetto al MM), ridurre i collegamenti con altre zone della città, imporre tagli ad altri servizi credo che la soluzione al problema sia più che evidente.

Redazione "La Tramontana"- e-mail info@latramontanaperugia.it
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