16/07/2024
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La sveltina
Ci sono diversi amministratori che a questa storia della città liberata dalle auto non credono proprio


                                       LA SVELTINA

  Durante la sosta estiva del minimetrò molti turisti, che non sapevano, hanno acquistato il biglietto in via della Rupe, sono scesi e hanno trovato la stazione chiusa. La stazione era chiusa ma la biglietteria automatica era aperta e si mangiava tranquillamente i soldi del biglietto. Non c'erano annunci e avvertenze se non in un piccolo cartello luminoso girato però dalla parte di chi sale. Nient'altro. Torneranno ancora quei turisti a Perugia?
 In viale Roma, una coppia olandese è tornata alla propria auto dopo aver pagato la sosta. Ora, viale Roma non è proprio vicinissima al centro e chi non conosce la città non può sapere che per fare un giro non bastano due ore. Gli olandesi sono tornati e hanno trovato, per un ritardo di un quarto d'ora, la multa. La signora ha guardato il proprio orologio con rabbia e sconforto, eppure lei viene da un paese dove le regole si rispettano e dove ci sono più ciclisti che automobilisti. Tornerà quella famiglia olandese ancora a Perugia? Multare i turisti per un ritardo di un quarto d'ora è una cosa dannosa per l'immagine della città, ma la Sipa è una società di privati che campa di queste cose, nessuna responsabilità sociale.
 In via Marzia vengono spesso dirottati i clienti degli alberghi, ma nessuno li avverte che in via Marzia di notte le possibilità che l'auto venga danneggiata dai ladri sono molto alte, ma non c'è nessuno che si impegna per trovare una soluzione. Torneranno quei turisti a Perugia?
Ormai abbiamo delegato alla Sipa il controllo della sosta. I vigili non si spostano dall'acropoli e, del resto, le regole d'ingaggio talvolta cambiano. Cambiano anche gli assessori e non sempre la situazione migliora. Roberto Ciccone è un bravo dottore e per questo la gente lo vota, ma forse non è così bravo con il traffico, chi lo sa. La città aspetta da una vita la sistemazione definitiva di tutto il sistema Ztl. Orari, telecamere, permessi, transito e sosta, diciamo da almeno dieci anni, da quando il disegno fu sistemato in fretta e furia tra le proteste dei commercianti, dei cittadini inconsapevoli e di quelle forze politiche interessate a guadagnarsi qualche voto in più. Sistemato in fretta e furia e poi continuamente corretto. C'era la Curia che temeva di perdere i fedeli alla messa della domenica in duomo. Si può dire di no alla Curia? Così la domenica fu cancellata e non è stata di certo questa la scelta più discutibile, anzi. Una signora, in via dei Priori, protestò in vari modi, tutti discreti, si capisce, perché aveva un amico che poteva andare a trovarla solo dopo le otto di sera e non aveva, l'amico, troppo tempo a disposizione. L'orario, in effetti, fu cambiato,  non perché lo aveva chiesto la signora, ma i ristoratori.
Il fatto è che il sistema vigente non ha un senso, una sua razionalità comprensibile. La mattina non si passa, escluso gli autorizzati, si capisce, che sono migliaia e in gran parte non residenti. Si entra dalle tredici alle ventidue, ma questo in estate, perché in inverno si transita per tutta la notte. Il risultato è che, ancora oggi, dopo dieci anni, gli stessi perugini non conoscono l'orario della Ztl o, perlomeno, non sono così sicuri di conoscerlo e preferiscono non rischiare. Adesso, comunque, si cambia ancora. La cosa più curiosa è questa soluzione sostenuta da tempo dai vertici dell'associazione dei commercianti del centro. La mattina, ma anche la sera, quando le telecamere del Situ sono accese, gli automobilisti potranno entrare lo stesso, farsi un bel giretto per piazza Italia e poi uscire entro una mezz'oretta. Perché mai? non si sa, l'assessore incontra solo i commercianti e se gli suggeriscono una cosa lui la prende subito per buona. L'hanno già chiamato il corridoio, come quello di Danzica, in realtà è come una sveltina. Il centro storico di Perugia merita, ventiquattro ore su ventiquattro, una cosa così, breve ma intensa. Uno sale, compra un gelato in piazza Italia, torna in auto, e corre a mangiarselo in piazza Partigiani. Volendo, ammesso che si trovi un posto per parcheggiare, si può salire per comprare un pacchetto di sigarette. In centro c'è più gusto, sistema mordi e fuggi. Se poi si può sino in Piazza Italia perché non anche in Piazza Matteotti? L'assessore ci sta pensando, anzi, si potrebbe sistemare tra un tavolo e l'altro un bel parcheggio. Il posto non c'è, ma l'assessore è molto di sinistra. Un altro mondo è sempre possibile, sarà ora di portare finalmente la fantasia al potere, sono più di quarant'anni che aspettiamo. E poi, visto che ci siamo, si potrebbe andare anche in Piazza Grimana, in trenta minuti si può fare tutto, anche arrivare a Ponte Felcino, dove però non c'è più la Ztl.
A quando la riapertura alle auto anche in Corso Vannucci? e pensare che questa amministrazione è così moderna da affibbiare la patente di conservatore a tutti coloro che si preoccupano semplicemente per il futuro della città. Intanto ci portano indietro di quarant'anni.
Sembra incredibile, ma questa novità viene presentata come una riforma, una risposta molto avanzata alla crisi del centro storico. In realtà ci sono diversi amministratori che a questa storia della città liberata dalle auto non credono proprio, non la vedono come una opportunità positiva,  parte di un progetto più vasto di riqualificazione urbana, ma un problema da rimuovere con tante eccezioni che sviliscono la regola sino a farla diventare una cosa ridicola. Allora, se un turista ci chiede se il centro storico è chiuso, cosa dovremo rispondere? Si, è chiuso, ma solo la mattina e la sera tardi e poi solo d'estate e non si preoccupi, se si sbriga, può entrare anche adesso, anzi, quando vuole. Do you know sveltina? no? è una cosa tutta italiana. Gliela spiegano in Comune.

                                                             
                                                         renzo.massarelli@alice.it 
(pubblicato sabato 4 settembre sul Corriere dell'Umbria)



Renzo Massarelli

Inserito mercoledì 8 settembre 2010


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Commenti

Nome: Massimo Ciuffini
Commento: Molto divertente...Ho letto in un intervista sul Giornale dell'Umbria che il Sindaco Boccali aveva ingaggiato degli esperti che lo avevano consigliato per migliorare la comunicazione della ZTL. Invece di scrivere chiusa da.. a... era meglio trasformare il messaggio in positivo, aperta da.. a... Credo che avrebbe dovuto piuttosto ingaggiare Lei, perchè lo slogan della sveltina è decisamente più attraente (specie per noi maschi). Comunque amenità a parte, a me sembra che la ZTL con il corredo di tutte le sue eccezioni che fanno un pò ridere abbia fatto il suo tempo. Innazitutto le perone che vengono in centro sono molte meno. In questo c'è almeno una ricaduta positiva della "desertificazione" del centro storico: meno persone, meno macchine. Poi credo che la politica della sosta come meccanismo incentivante o penalizzante ha perso molto della sua razionalità originaria per trasformarsi in una gabella tout cour (si spende di più a lasciare ferma una macchina tra due strisce dipinte per terra che a stare un'ora in un mezzo pubblico in movimento). Credo che sia un business talmente remunerativo che sia sfuggito di mano. Per me varrebbe la pena di provare un'altra strategia: aumentare le strade pedonali (in 10 anni, mi corregga lei, mi sembra che l'unica nuova pedonalizzazione che è stata fatta sono quei 100 metri di Corso Cavour), allo stesso tempo trasformare tutte le altre strade del centro in Zone 30 o 20 (può vedere in wikipedia che cosa intendo o su zone de rencontre su google) cioè permettere il transito delle auto ma a certe condizioni, molto stringenti. La prima ovviamente la velocità ridotta ma ancora più importante evitare con una serie di sistemazioni stradali i percorsi di attraversamento del centro storico a vantaggio di quelli di attestamento. In altre parole potrebbe essere possibile arrivare in alcune vie del centro in auto a bassa velocità ma una volta arrivati in un punto non potremmo proseguire per attraversarlo completamente. Questa strategia potrebbe avere i seguenti vantaggi: maggior chiarezza, accessibilità aumentata per i residenti ma anche per le persone con cui i residenti hanno rapporti (amanti ma anche idraulici), un minimo di opportunità in più per i piccoli esercizi di prossimità. Non ho fatto nessun studio in proposito e non sono sicuro che funzionerebbe. Sta di fatto che le cose così come stanno oggi, sembra anche a me che siano più un pastrocchio che un saggio compromesso. Devo aggiungere che trovo paradossale che vengano messi dei dossi per moderare la velocità in periferia, o degli autovelox in superstrada, quando ci sono delle strette vie della ZTL dove si rischia di essere "arrotati" in continuazione da automobili che procedono anche a 70 all'ora.Un esempio : via della Cupa (e non c'è un marciapiede perchè deturpa la pavimentazione stradale tradizionale). Mi sembra che Lei si concentri poi troppo sul centro Storico. E'oramai tempo di considerare anche le zone che stanno intorno e che soffrono anche molto di più di mal d'auto. Ci sono intere strade non solo con uno spazio pubblico in uno stato manutentivo oramai al collasso ma anche strade in cui le auto hanno aggredito i marciapiedi rendendo inesistenti gli spazi per chi cammina (non parliamo poi di passeggini e sedie a rotelle). Credo che sarebbe tempo di formulare delle idee per un centro oramai più grande di quello racchiuso nelle antiche mura.

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