Ecco i lavori per la realizzazione di nuove scalette che collegheranno la stazione Minimetrò della Cupa con la fermata Apm di via Pellini. Sarà più facile utilizzare i due mezzi.
Naturalmente, non sarà certo la Tramontana a criticare un'opera destinata ai pedoni, in una città che finora ha speso solo per aumentare le strade carrabili; salvo il fatto che così avremo una nuova barriera architettonica, per aggirare la quale bisognerà continuare a fare il giro del marciapiede, proprio come ora.
Però, qualche perplessità viene sollecitata dal costo dell'opera, che giunge alla bella cifra di 250 mila euro, compresi alcuni impianti tecnologici di cui verificheremo l'utilità (sempre che non facciano la fine dei cartelloni elettronici Apm, tutti muti, dopo quello che sono costati).
Davvero una bella cifra, per un'opera che non riusciamo a collocare in cima alle priorità cittadine: una scaletta c'è già, a una decina di metri da quella che si sta costruendo; e poi, quanti quartieri (Montelaguardia, S. Girolamo, Settevalli...), soffocati dal traffico e colpiti da continui investimenti di pedoni, chiedono un marciapiede che non arriva mai?
E invece, queste scalette, non ci risulta che la popolazione le sospirasse.
Strana politica, che decide le priorità senza confrontarsi con nessuno.

Le nuove scalette in costruzione

Le scalette già esistenti, a una decina di metri dalle nuove

(N.B.: le nuove scalette sono appena sotto i giardini della Cupa, dove si sta facendo un discusso intervento sui giardini disegnati nel dopoguerra da Porcinai, e quasi accanto al parcheggio del Don Bosco, attualmente fermo perché fatto sopra opere idrauliche antiche. Ma che succede sul fosso della Cupa?)