A proposito del sondaggio Ikea
Una lettera inviata al direttore del Corriede dell'Umbria
Caro direttore, apprendo dal Corriere dell’Umbria del 25 agosto, pag 18, che dopo un conclave di due giorni il Pd, per voce di Bori, afferma che “se si facesse un sondaggio o si organizzasse un referendum sullo sbarco di Ikea in terra umbra ed in particolare nel territorio del Comune di Perugia, la maggioranza dei favorevoli sarebbe schiacciante....”. Ecco che il suo giornale prende la palla al balzo ed organizza il sondaggio, nonostante l'esito sia scontato sopratutto perchè la domanda così posta coglie il cittadino alla sprovvista e sostanzialmente impreparato. Saprà meglio di me che le regole della democrazia diretta (il referendum ne è un esempio) prevedono innanzitutto che il votante sia adeguatamente informato sulla questione posta. Ad esempio, nel caso specifico dello “sbarco” Ikea, prima di essere chiamati al “voto” i cittadini dovrebbero essere informati su alcuni fatti:
1) è stato stabilito di erigere lo stabilimento Ikea in aperta campagna, in una area definita dalla regione Umbria di “alto pregio paesaggistico e naturalistico” non servita da infrastrutture viarie;
2) nel territorio del Comune di Perugia vi sono numerosi capannoni inutilizzati (in vendita o in affitto) in aree industriali e/o commerciali già servite da strade e svincoli;
3) i 200 potenziali posti di lavoro promessi da Ikea potrebbero derivare da attività econimiche più rispondente alla vocazione turistica/verde della regione e meno soggetta alle decisioni di una azienda che ha la sua direzione fuori dell'Italia e che potrebbe all'improvviso cambiare rotta (vedi Nestlè/Perugina, Limoni, Tissen Krupp, ecc). A questo punto, dopo la prima domanda sottoporrei a sondaggio la seguente: “vuoi che la nuova filiale di Ikea sorga in una area agricola definita di alto pregio paesaggistico che sarà così distrutta per sempre oppure vuoi che Ikea sorga al posto di uno dei numerosi capannoni industriali inutilizzati?"
Penso che il risultato del secondo quesito sarebbe altrettanto scontato e favorevole al riutilizzo di aree industriali dismesse, di cui Perugia è purtroppo ricca. Infine indicherei il numero dei votanti nella pagina dedicata al sondaggio per dare una misura della sgnificatività dello stesso. Cordiali saluti Roberto Pellegrino – movimento Perugia Civica se vuoi partecipare al sondaggio del Corriede dell'Umbria clicca qui
Roberto Pellegrino - Movimento Perugia Civica
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