Caro Sindaco ti scrivo...
Un ufficio per le relazioni con il pubblico, o per rallentarle?
Ma noi non siamo il pubblico, siamo i cittadini
Riporto, qui di seguito, il testo di una mia mail datata 27 giugno all'URP, la risposta avuta e le mie ulteriori considerazioni.
Preg.mo Sig. Sindaco,
questa mattina volevo recarmi da via Sicilia alla stazione ferroviaria (per salire poi sul mini metro) utilizzando il sottopassaggio che era prima percorribile ma ho avuto la spiacevole sorpresa di trovarlo chiuso.
Poiché non mi sembra che si tratti di una chiusura temporanea e poiché ritengo che sia stato costruito con i soldi di tutti i contribuenti (e quindi anche con i miei) chiedo che venga immediatamente riaperto oppure che chi ne ha deciso l’esecuzione versi di tasca propria nelle casse comunali la spesa che è stata a suo tempo sostenuta.
Mi permetto comunque di fare presente che, se la chiusura del sottopassaggio è stata determinata da motivi di sicurezza legati ai soliti tossici o possibili borseggiatori, trovo inaccettabile che una città come Perugia possa essere abbandonata a se stessa, annegando in balia di pochissimi sciagurati senza che nessuno riesca a toglierci dagli occhi (compresi quelli dei turisti, sostegno dell’economia locale) il degradante e deprimente spettacolo di tossicodipendenti e spacciatori come quello che si presenta quotidianamente alle scalette del parcheggio di via Pellini.
Le consiglio poi (nel caso in cui non lo avesse già fatto) di frequentare per una decina di serate e di nottate “normali” piazza IV Novembre (a detta di alcuni amici troppo spesso letteralmente coperta di bicchieri e bottiglie, in modo particolare la domenica mattina all’alba), le stradine del centro e quelle dove prospera la prostituzione (e soprattutto chi la sfrutta con ignobiltà) nonché la pace di piazza del Bacio, in modo tale da poter talvolta assaporare il gusto di un certo timore che ti assale invincibile o il sapore forte del degrado che pervade certe zone.
Se vogliamo provare, tutti quanti insieme, cittadini ed amministratori, a rendere più decorosa, dignitosa e pulita quella che ormai ritengo essere diventata la mia stupenda città di adozione, io sono prontissimo a dare il mio contributo personale in tutti i modi possibili e immaginabili.
Distinti saluti.
La risposta avuta è la seguente:
Gent.mo Sig. Chiari Le comunichiamo che in data 06/07/2010, dopo aver contattato telefonicamente gli uffici preposti, abbiamo rigirato la Sua e- mail al Tecnico Brunori Giuseppe per competenza territoriale in quanto in servizio presso la P.O. Coordinamento Tecnico Circoscrizioni (Madonna Alta "Genna") e al Sig. Sindaco, fiduciosi che abbiano preso atto dei suoi suggerimenti e provveduto a risponderLe, Le inviamo i ns. più cordiali saluti.
Le mie ulteriori considerazioni sono le seguenti:
Mi permetto di fare presente quanto segue: mi risulta che il Sindaco, in data 28 agosto 2010, abbia diffuso un documento in cui, tra l'altro, si legge:
"Anche i loro tempi (delle altre istituzioni, n.d.r.) e procedimenti, come quelli del Comune, vanno riconsiderati sulla necessità di fornire risposte rapide ed efficienti. omissis. Vogliamo far crescere la consapevolezza della città attorno alle attività del suo Comune e creare un dialogo “interattivo” con i cittadini affinché questi possano interloquire con l’amministrazione per porre domande e problemi, e per ascoltare le nostre risposte".
Noto però che, a fronte di un mio messaggio del 27 giugno, mi inviate un riscontro in data 21 agosto, dicendomi che avete comunicato la mia e-mail sia ad un tecnico che al Sindaco ed augurandovi che abbiano provveduto a rispondermi. Peccato che nessuno mi abbia fatto sapere niente e che questo vada in direzione esattamente contraria alla necessità di fornire risposte rapide ed efficienti come alla possibilità di ascoltarle.
Il divario tra la teoria e la pratica sembra ancora maggiore per quanto riguarda la mia richiesta di spiegazioni (inoltrata al Sindaco in data 14 luglio ed inerente i semafori installati davanti alla caserma dei VV. FF. di Madonna alta): tuttora inevasa.