Le formiche
...i viveri che scendono
dall'alto di elicotteri militari di soccorso
mentre mangiavo la minestra, la tivvù ha mostrato riprese dei pakistani che corrono a zig zag inseguendo - a volti e mani tese - i viveri che scendono dall'alto di elicotteri militari di soccorso sacchi di riso e latte e che so altro chi arriva prima ne prende più di uno altri sbagliando direzione disperati cercano di strapparne a quegli altri e tutto sotto il vento delle eliche battenti che spazzano la terra polverosa e i vestiti ondeggiano come lenzuoli di spettri sotto un vento di tempesta e speranza
dall'alto tutto è piccolo e stenti a vedere più che membra e teste indistinte tutti uomini comunque, le donne sono in casa attendono, che è il destino delle donne di preparare un po' di cibo per i figli e i più vecchi, i malati, gli stanchi e anche questo è destino di loro se così si può dire, se si può dire destino anche la fame nera e le disgrazie le alluvioni, come quest'ultima di molte la miseria la guerra i talebani e quegli altri, i terroristi, e ancor quegli altri, che molti siamo noi quelli di qua, integralisti in qualche modo tutti e gli elicotteristi.
Mi sono ricordata d'una volta che m'ero fatta i capelli in casa e li asciugavo maneggiando il phon c'era una scia di formiche che saliva dalla finestra aperta della stanza da bagno che dà verso il giardino, portando sulle antenne bricioline piccoli chicchi e minutaglia di quella che trascinano poi a casa - si chiama formicaio e è sottoterra - dove attendono altre formiche chissà se sono femmine pur quelle ma confesso che so poco di loro comunque, senza averci pensato ho diretto il fiato dell'asciugacapelli verso la fila nera un gesto stupido, senza intenzione alcuna ma così cattivo, nelle conseguenze. Poveracce come si son disperse!e fuggi fuggi hanno lasciato a terra viveri e qualcuna ci ha rimesso più di una zampetta. Ricordo che, considerando dall'alto lo scompiglio mi son detta che il destino, se sei nata formica ti consegna a forze sovrastanti, questione di misura è naturale, ma ho provato lo stesso una vergogna, sì, che vergogna!