Tutti contenti
Sarebbe troppo scoprire che l’ex-tabacchificio di Pontevalleceppi era davvero un bene culturale quando non ci sarà più
Tutti contenti, tranne noi, piccole, insignificanti minoranze, noi che abbiamo cercato di salvarlo. Ora ci rimane solo da esprimere una profonda amarezza, unita alla denuncia di scelte urbanistiche vecchie e contradditorie, volute ed applaudite dal partito di maggioranza, dai proprietari, dagli edificatori e da gran parte delle popolazioni locali. La storia, da sempre, ci insegna che non basta essere maggioranza per avere ragione. Né ci sfugge quanto ormai si vada solo verso operazioni di immagini: di cultura si parla, Perugia si candida come “città della cultura europea”, ma che cos’è la cultura, che cos’è un bene culturale, i nostri amministratori lo sanno? Se lo chiedono? O pensano come il sig. Luigi Cicalini (Corriere dell’ Umbria del 4 agosto) che fa confusione tra l’archeologia classica e l’archeologia industriale !? Ho profondo rispetto per quelle città civili, tra tutte Torino, per i mirabili recuperi delle vecchie industrie, come il Lingotto e tanto altro. E per quelle a noi più vicine , come Terni con i bei musei nelle ex-fabbriche recuperate, ma anche Marsciano con l’ex-magazzino del tabacco recuperato a teatro. Non c’è da essere molto illuminati o colti….basterebbe solo avere un po’ a cuore la propria storia, quella recente, in cui le classi contadina ed operaia hanno permesso con la loro fatica, con le lotte, con la propria vita, a chi è venuto dopo, di stare meglio e magari di sedere nei luoghi del potere, dimenticandosi da dove si viene. Quanto alla Soprintendenza, che i funzionari non si affrettino più: sarebbe troppo scoprire che l’ex-tabacchificio di Pontevalleceppi era davvero un bene culturale quando non ci sarà più.