Il plexiglas che copre le scale mobili di via Pellini trasforma la galleria delle scale mobili in un forno: chi ci entra pensando di risparmiarsi una salita, e quindi una sudata, ne esce fradicio di sudore.
E dire che avevano propagandato il plexiglas delle scale mobili come una brillante idea di arredo urbano: infatti, si diceva, il plexiglas della copertura permette di vedere e godere il magnifico panorama della città.
Beh, il panorama non si vede più perché il plexiglas è sporco, e quindi invece che essere trasparente è opaco; in compenso funziona benissimo come raccolta calore, per cui la potenza riscaldante dei raggi solari viene moltiplicata.

(Ma la potenza dei raggi solari poteva far venire in mente, ai nostri brillanti progettisti, l'idea di coprire le scale con pannelli solari, che di sopra danno energia e luce, e di sotto danno ombra; lo hanno fatto in tanti parcheggi, per riparare le auto, si può fare anche per i pedoni: ma questo a Perugia è forse chieder troppo).

D'estate, stare sotto quel plexiglas è una tortura.

Lo stesso accade alle pensiline degli autobus, con quelle coperture tanto carine quanto micidiali; e infatti tutti quelli che aspettano l'autobus se ne stanno fuori dalle pensiline. Magari, un materiale diverso, e comunque non trasparente, avrebbe offerto un po' d'ombra e di refrigerio ai viaggiatori Apm: ma vuoi mettere l'effetto design?