COMUNICATO STAMPA: IL NODO SCIOLTO? MAGARI

 Da qualche giorno la stampa locale riporta appelli di sensibilizzazione alla particolare gravità assunta da questa crisi nel settore dell’edilizia umbro. Sappiamo tutti che è intorno a questa filiera che vive l’Umbria tutta. La crisi attuale ha imposto tagli alla finanza pubblica che da noi significa tagli ai grandi e piccoli appalti pubblici. Uno dei grandi appalti da molti atteso è quello del, per noi famigerato, Nodo di Perugia. L’ultimo appello in ordine di tempo sulla stampa quotidiana è quello del coordinatore comunale IDV, ma non è l’unico e non sarà l’ultimo, purtroppo! Possiamo costruire un intero nodo per andare all’ospedale o per ovviare all’effetto “tappo” nei pressi della prima galleria? Argomentazioni insostenibili sia dal punto di vista logico, sia da quello strategico, sia, e soprattutto, da quello ambientale. Un altro tracciato avrebbe l’effetto di incentivo all’uso del mezzo privato. E poi ci pensa il governo nazionale a trasformare la E45 in autostrada introducendo l’obbligo di pedaggio. Ma non di manutenzione ed efficienza!

 Se è vero, come è vero, che nei momenti di crisi avvengono i grandi cambiamenti approfittiamo di questo per rientrare nel sentiero della ragione che vorrebbe almeno:
1) Manutenzione in efficienza delle strade esistenti
2) Razionalizzazione degli spostamenti casa lavoro
3) Razionalizzazione, ottimizzazione e integrazione del servizio pubblico di mobilità
Tutte caratteristiche mancanti e che spettano alle amministrazioni competenti.
Per quanto riguarda la crisi del settore edile che sta mobilitando i suoi stati generali ci auguriamo, sempre per rientrare nel sentiero della ragione, che i costruttori riorganizzino le proprie imprese in funzione della qualità e sicurezza del lavoro e del servizio. Se così fosse potremmo anche sopportare il continuo lamento di chi si dichiara imprenditore, ma non sa farlo senza l’assistenzialismo pubblico.  

1 luglio 2010

  
Anna Rita Guarducci
Presidente Legambiente Perugia