Consiglio Grande sulla vivibilità del centro storico di Perugia
non solo sicurezza ma anche cultura, solidarietà sociale, associazionismo e lavoro
Il Consiglio Grande che era stato
voluto dai commercianti del centro storico per evidenziare le
questioni legate alla microcriminalità è stata anche l'occasione
per ascoltare la voce di associazioni giovanili, associazioni
culturali, movimenti civici e singoli cittadini.
Le richieste che sono state fatte oltre
a quella di un più efficace contrasto alla criminalità sono state
quella di avere spazi di aggregazione per le associazioni, una
maggiore accessibilità del centro attraverso i mezzi pubblici, in
particolare l'apertura del minimetrò nelle ore serali, una revisione
delle tariffe dei parcheggi, un maggiore controllo sugli affitti e
sulle destinazioni d'uso di locali, il ritorno di attività culturali
ed in particolare dei cinema, il ritorno di attività economiche e
della residenzialità,
Gli interventi più seri e approfonditi
hanno evidenziato come la soluzione di un problema complesso come
quello della qualità della vita nel centro storico necessita di una
approfondita fase di elaborazione che parta dallo studio dei
mutamenti sociali e urbanistici avvenuti negli ultimi anni.
Sia le associazioni studenteche che la
CGIL, ma anche cittadini che operano nel campo del sociale, hanno
dato la loro disponibilità a contribuire a questo approfondimento.
Accanto a proposte costruttive sono
preoccupanti alcuni interventi che hanno testimoniato atteggiamenti
di razzismo e di paura. E' quindi urgente ed importante, anche per
evitare di andare incontro ad una disgregazione sociale, che questo
momento fortemente partecipato di espressione del disagio che si vive
a Perugia, sia colto dall'amministrazione come punto di partenza per
affrontare i problemi con il coinvolgimento di tutta la città.
Angela Cataliotti
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