Anteprima della XII edizione del Festival Villa Solomei
il prossimo 24 giugno, alle ore 18,30
La Serva Padrona di Pergolesi
va in scena al “Cucinelli” di Solomeo
Giovedì 24 giugno alle ore 18.30 si terrà la tradizionale anteprima del Festival Villa Solomei. Il teatro Cucinelli sarà la splendida cornice che ospiterà la prima produzione operistica della storia del festival. La scelta è caduta sulla celebre Serva padrona, il divertente intermezzo composto nel 1733 da Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736), compositore di cui si celebrano quest'anno i trecento anni dalla nascita. Protagonisti ne saranno il soprano Federica Giansanti (Serpina), il basso Leonardo Galeazzi (Uberto), l'attore Graziano Sirci (Vespone). Sul podio Gabriele Catalucci alla guida del Complesso barocco In Canto.
Vero prototipo del genere dell'intermezzo settecentesco La Serva padrona, originariamente rappresentata tra gli atti dell'opera seria Il prigionier superbo, racconta con brio e ironia l'ascesa sociale di una serva (Serpina) decisa a farsi sposare dal suo burbero padrone (Uberto). Complice uno stratagemma (il travestimento dell'altro servo di casa, Vespone, nel Capitan Tempesta, presunto pretendente alla mano della scaltra fanciulla), il piano va in porto, svelando la sostanziale bontà d'animo dello scontroso padrone di casa e giungendo al lieto fine. Una storia esile, ma ancora attuale, che si affida a un libretto ancora oggi di efficace vis comica e a una partitura tra le più geniali e avvincenti del compositore jesino.
La critica
“Oggi, libera da ogni sovrastruttura, La Serva padrona vive la sua meritata permanenza nel repertorio, adattandosi duttilmente alla modernità (anche – ahinoi – per l’esiguità dei mezzi spesso concessi, nella patria del teatro musicale, al genere). In fondo, cosa c’è di più attuale della storia di un uomoâgé che si fa sedurre dalla giovane collaboratrice? Progenitrice di tutte le stagiste e segretarie-amanti, Serpina, che non esita a definirsi “bella, graziosa, spiritosa”, è creatura risoluta, decisa, sicura, quanto Uberto si pone da subito come il campione dell’indecisione. I due rappresentano due poli, puntualmente definiti nella loro individualità musicale, di una partitura che corre leggera, puntuale, aderentissima al testo, ai suoi giochi di parole, alla sua mutevolezza di caratteri e situazioni”.
Silvia Paparelli (Musicologa)
Il festival continuerà poi dal 2 al 4 luglio, con concerti serali e pomeridiani, tutti, come sempre, a ingresso gratuito.