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LE NUOVE FRONTIERE DELLA TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE
LE NUOVE FRONTIERE DELLA TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE
Achille Rossi intervista il teologo brasiliano Marcelo Barros. Mercoledì 16 Giugno
Interviene
Dott. Alessandro M. Vestrelli (dirigente Servizi Rapporti Internazionali e cooperazione della Regione Umbria)
Mercoledì 16 Giugno 2010 Ore 17 Sala d'onore Giunta Regionale Corso Vannucci, 96-Perugia
"La Teologia della Liberazione si è sviluppata in America Latina alla fine degli anni sessanta, dopo il Concilio Vaticano II, a partire da una lettura del messaggio cristiano con lo sguardo dei poveri e degli esclusi della terra. Oggi, ancora viva e vitale, s'inserisce nel dialogo interreligioso con una apertura inedita nei confronti delle religioni indigene e dei culti afroamericani. Ma, soprattutto, fedele a se stessa, di fronte alle attuali condizioni del mondo, alla profanazione in atto nei confronti della vita, dell'aria e dell'acqua, alla realtà dei poveri e degli oppressi, svolge un ruolo essenziale puntando a una ricomposizione della fede attraverso il rispetto della natura, la proposta di una economia etica che risponda ai bisogni delle persone e dei popoli, la valorizzazione della democrazia all'interno dei rapporti sociali, compresi quelli di genere, il riconoscimento di tutte le culture, le filosofie, le religioni.
CHI E' MARCELO BARROS
Ha lavorato a stretto contatto con Helder Camara (il Vescovo di Olinda- Recife noto per la sua difesa dei poveri e degli emarginati), occupandosi dei temi dell'ecumenismo e del dialogo interreligioso. E' stato per molti anni referente della pastorale della terra dove ha potuto rendersi conto delle condizioni di estrema povertà e di emarginazione dei contadini e ha sostenuto le battaglie del movimento "Sem terra". Ha scritto più di trenta libri sui temi della spiritualità della pace, della giustizia e delle sfide che attanagliano la Chiesa.