Io conto?
Riconquistiamo la democrazia “dal basso”
Uno
dei motivi di sofferenza dei sistemi democratici è causato dalle
affermazioni generiche e poco concrete che vengono proposte nelle
campagne elettorali dai candidati di turno per chiedere il voto ai
cittadini. Queste affermazioni generiche appiattiscono il
dibattito e non dicono nulla di quello che saranno le vere scelte
politiche in caso di vittoria. Questo
stato di cose conduce, a mio parere, ad una perdita di legittimazione
agli occhi dei propri elettori, che possono non accettare certe
scelte di gestione della cosa pubblica a cui non erano stati
preparati. Da ciò la crescente distanza governanti/governati, da ciò
la difficoltà di assumere decisioni nonché di attuarle per le
inevitabili proteste, da ciò l'erosione del capitale sociale e così
via.
La
scommessa è che la democrazia partecipata possa costituire
una risposta a questo stato di cose. I processi partecipativi
riscoprono e valorizzano le radici stesse della democrazia attraverso
il coinvolgimento effettivo dei cittadini nella cosa pubblica.
Riporto
a titolo di esempio il progetto “Io conto” del comune di Arezzo,
giudicato uno dei migliori tra gli oltre cinquanta processi di
democrazia partecipata attivati nella regione Toscana:
“Io conto” non solo ha
'tradotto' il bilancio comunale in un opuscolo con meno di venti
pagine ma ha anche affidato 750 mila euro ai residenti di tre
circoscrizioni che possono scegliere come investire i soldi
stabilendo progetti e priorità di interventi quanto a verde
pubblico, manutenzioni, valorizzazione del patrimonio forestale e
innovazione. La figura rappresenta un momento del processo
decisionale nel quartiere Ruscello di Arezzo: gli interventi proposti
dai cittadini vengono “votati” attraverso l'apposizione di
bollini colorati.
Per i curiosi segnalo il
seguente sito
della regione Toscana dove sono visibili tutti i processi
partecipativi attivati in seguito all'introduzione della Legge
regionale n. 69/2007 “Norme sulla promozione della partecipazione
alla elaborazione delle politiche regionali e locali” della regione
Toscana. Tuttavia, molti enti locali Italiani si stanno muovendo in
questa direzione anche senza specifiche leggi. Cosa succederà a
Perugia dove fino ad ora le decisioni vengono prese solo dall'alto?
(vedi Mercato Coperto, Minimetrò, Nodo di Perugia ecc)...
Roberto Pellegrino - Perugia Civica
|