14/08/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Marcia della pace, del lavoro, dei diritti
Colori, suoni, parole, persone ancora una volta in marcia


Gli organizzatori parlano di centomila partecipanti. Comunque, tanti: tante bandiere e striscioni, e soprattutto tante facce allegre e serene, di molti giovanissimi alla loro prima marcia e di tanti meno giovani che di marce ne hanno fatte tante, ma che tornano ogni volta con lo stesso entusiamo.
La marcia della pace è qualcosa di più di una  amnifestazione politica (e lo è, nel senso più profondo e pieno della parola): è una manifestazione di umanità, un'espressione di unione, un superamento dell'esistente.
E' davvero quel momento in cui si esprime coralmente la volontà popolare.
Oggi, come in passato, c'erano i gruppi, le associazioni, aderenti a partiti e sindacati, i politici (non moltio, questa volta), i rappresentanti di 600 città, scolaresche, gruppi religiosi, famiglie; gli ospiti di paesi stranieri con in corso guerre o crisi: l'Afghanistan, la Palestina, il Polisario, il Darfur.
Ci sono poi i parenti delle vittime di mafia, e molti rappresentanti di aziende in crisi, che vedono minacciato il loro futuro.
La pace comincia anche da qui: dalla sicurezza del domani.
  




Inserito domenica 16 maggio 2010


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