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Tassare la raccolta differenziata? No grazie!
Tassare la raccolta differenziata? No grazie!
Un bel modo per rendere impopolare la raccolta differenziata: si attribuisce all'innovazione la colpa degli aumenti dei costi amministrativi
No all’aumento del 9% della TIA: i cittadini pagano, la Gesenu S.p.A. guadagna.
E vogliono fare anche l’inceneritore?
(vignetta di Marco Vergoni)
A pochi giorni dal patto tra comune di Perugia e categorie sociali (sindacati, consumatori, imprenditori), che prevedeva l’invarianza delle aliquote, delle addizionali e delle tariffe dei tributi comunali fino al 2011, l’assessorato all’Ambiente del Comune annuncia un aumento del 9% della TIA (Tariffa di Igiene Ambientale). Perugia Civica si associa alle forti preoccupazioni espresse dai sindacati per il previsto aumento della TIA a Perugia perché tale aumento sarebbe legato, secondo il Comune, al raggiungimento del 55% della raccolta differenziata nel 2011, e del 65% nel 2012. Il costo dell'operazione sarebbe così interamente addossato ai cittadini, mentre alla Gesenu S.p.A. rimarrebbero i guadagni derivanti dalla vendita delle materie ricavata dalla raccolta differenziata. Un bel modo per rendere impopolare la raccolta differenziata: invece di incentivarne la diffusione tra i cittadini, aumentandone la consapevolezza ambientale, si trasforma la differenziazione in un balzello fiscale per le famiglie. Invece di premiare i cittadini per il conferimento di materie preziose come la carta, il vetro, la plastica, ecc., li si punisce aumentando i costi della raccolta differenziata. Come per la vicenda TOSAP, dobbiamo sottolineare ancora una volta che i profitti di una società privata che dovrebbe svolgere un servizio pubblico, si conseguono a spese dei cittadini, con il consenso dei politici. Oltre a questo, è bene ricordare che si fa strada tra i nostri amministratori l’idea di costruire un inceneritore nella provincia di Perugia, malgrado molti cittadini siano assolutamente contrari. Chi pagherà l'inceneritore e che cosa brucerà se la raccolta differenziata raggiungerà realmente i valori indicati? Noi pensiamo che bisogna dirottare sulla raccolta differenziata gli investimenti necessari, compresi quelli che servirebbero per costruire l’inceneritore, e puntare a una vasta azione di responsabilizzazione dei cittadini, verso la diminuzione dei rifiuti, verso l'abitudine a differenziare in casa, in azienda o in ufficio, verso una consapevolezza che le risorse ambientali non sono infinite. Impiantare la raccolta differenziata costa (ma molto meno che costruire inceneritori): facciamolo con i fondi per investimenti e incentiviamo – anche economicamente – le famiglie che differenziano i rifiuti: questa è la strada da percorrere, non quella di punire le azioni positive.