La foto mostra Santa Giuliana ora e come sarà fra 3 mesi dopo Umbria Jazz. Ora un’oasi verde ma presto una landa secca e squallida, per non parlare del giardino antistante. Purtroppo è invalsa l’abitudine, e sembra una scelta irreversibile,  di destinare questa area a luogo di manifestazioni di massa (Umbria Jazz, grossi concerti pop e rock), eppure non ha nessuno dei requisiti necessari: è collocata in mezzo ad un importante percorso pedonale che durante il periodo delle manifestazioni viene interrotto, è destinata ad un’attività sportiva che si esercita principalmente in estate, nei pressi non vi sono ampi parcheggi né sistemi di trasporto di massa (minimetrò, treno), è collocata in una zona residenziale che risente drammaticamente e negativamente del rumore fino a tarda notte, dell’abrogazione, durante le manifestazion, di di tutte le regole di circolazione e parcheggio (non esistono più parcheggi riservati ad invalidi e residenti, si annulla il concetto di marciapiede, così come il dovere di rispettare la vegetazione ed i manufatti). A fine manifestazione l’area viene abbandonata per 1-2 mesi fino alla risemina del prato, il giardino antistante recupera il verde, se lo recupera, nei tempi decisi dalla natura. L’amministrazione comunale a fronte di tanto disastro pensa di investire nell’area per un palco semimobile (sic) che vorrà dire ulteriore uso ed abuso dell’area.

Manhattan Transfer, Gil Evans e Sting, Miles Davis si sono tutti esibiti ad Umbria Jazz ma non a Santa Giuliana, a Pian di Massiano e furono grandi successi; eppure all’epoca lo stadio di Pian di Massiano era ad uso di una squadra di serie A, l’area era sconnessa senza parcheggi, senza fermate della ferrovia, senza minimetrò. Ora che tutte queste innovazioni sono state apportate l’area è sicuramente più adatta di santa Giuliana per spettacoli di grande richiamo e poi non si chiama forse Piazzale Umbria Jazz.

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