22/12/2024
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“Rifiuti e razionalità”: alla Fiera delle Utopie Concrete il 'caso' Umbria
La conferenza sulla “gestione sostenibile” delle materie seconde venerdì 10 ottobre al Circolo degli Illuminati

Presentate le linee guida del Piano regionale dei rifiuti. A Città di Castello parte la raccolta porta a porta.

 

Già preadottato la settimana scorsa dalla Giunta regionale, il nuovo Piano dei rifiuti per l'Umbria verrà pubblicato online - opportunamente sintetizzato - nel sito dell'amministrazione regionale a partire dal 22 ottobre. Da quel momento ci saranno 60 giorni di tempo per presentare – inserendole nello stesso sito internet – osservazioni e critiche. Anche per questo è stato particolarmente partecipato ed interessante il dibattito su “Rifiuti e razionalità” proposto, venerdì mattina a Palazzo Bufalini, in occasione della Fiera delle Utopie Concrete, in programma a Città di Castello fino a domenica 12 ottobre.

La nostra proposta – ha esordito Lamberto Bottini, assessore regionale all'Ambiente – è stata elaborata tenendo conto delle direttive europee, perché ormai è giunto il momento che ciascuno si prenda le proprie responsabilità, tanto più in una questione delicata come la gestione dei rifiuti”. Ecco allora le linee guida del Piano, partendo dal blocco dell'incremento della produzione di rifiuti, cercando di rimanere “sulle 560 mila tonnellate di rifiuti urbani e 2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali del 2006, favorendo la diffusione degli strumenti per la vendita 'alla spina' di molti prodotti. In secondo luogo – ha proseguito Bottini – dobbiamo incrementare la raccolta differenziata al 50% entro il 2010 e al 65% entro il 2012, promuovendo su larga scala la raccolta porta a porta, e superare la funzione centrale della discarica arrivando a chiudere, zona per zona, il ciclo dello smaltimento dei rifiuti”. Dunque autosufficienza impiantistica per i singoli ambiti territoriali a cui spetterà di decidere “il come e il dove, scegliendo con un bando europeo la migliore tecnologia da utilizzare”. Una buona notizia – l'apertura di gare europee – secondo il capogruppo in Regione dei Verdi e Civici Oliviero Dottorini, intervenuto al dibattito, “visto che quest'aggiunta recepisce una delle nostre perplessità sul Piano”. Il documento, una volta passati i 60 giorni per la discussione pubblica, andrà prima in Giunta e poi approderà in Consiglio per la conclusione dell'iter legislativo. Nel frattempo a Città di Castello si darà il via, dal 24 novembre, alla raccolta porta a porta nel centro storico e, da febbraio 2009, anche fuori le mura, andando ad interessare circa 22.000 cittadini e il 60% del territorio comunale. Ad annunciarlo nel corso della mattinata alla Fiera delle Utopie Concrete è stato Giuseppe Bernicchi, presidente della Sogepu, che ha spiegato come “si cercherà in questo modo di portare nel 2009 la raccolta differenziata al 45%”, partendo dall'attuale e sconfortante 18%.

Ma prendendo come spunto il caso umbro, come da tradizione per la Fiera delle Utopie Concrete che festeggia i venti anni dalla fondazione, la conferenza di venerdì è stata l'occasione per una riflessione ampia e 'glocale' sulla materia. Così è intervenuto anche Michael Angrick, Direttore delle sezioni Produzione e Gestione Acqua e Rifiuti all’Agenzia Federale tedesca per l’Ambiente, che ha presentato il caso della Germania dove “si sta procedendo verso il riutilizzo totale dei rifiuti urbani, sia come materie prime per nuovi prodotti sia, per quanto riguarda la frazione di rifiuti non riutilizzabili, per la produzione di energia tramite combustione”. Infine la conclusione è toccata a Guido Viale, economista ambientale e saggista, che ha sottolineato come “i rifiuti non sono da intendere come 'cose' ma come fasi di un ciclo, che parte dall'estrazione delle materie prime e si conclude con lo smaltimento del prodotto una volta terminato l'utilizzo, e per questo è evidente che il problema della loro gestione vada affrontato a monte. Ma questo non avviene, e al contrario si promuovono soluzioni 'miracolose' come il tanto pubblicizzato inceneritore cittadino di Brescia. Tutti ne parlano ma nessuno dice che vive a spese dei contribuenti italiani, che lo pagano con incentivi favolosi presi dalla bolletta elettrica, il 7% dell'importo totale va infatti anche ai termovalorizzatori, reintrodotti proprio in questi giorni dal Governo dopo che erano stati eliminati dal precedente esecutivo”.

 



Filippo Costantini

Inserito sabato 11 ottobre 2008


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