14/08/2024
direttore Renzo Zuccherini

Home >> Qualche altro aspetto del “prendersi cura”

Qualche altro aspetto del “prendersi cura”
La partecipazione dei genitori: dalla cura della scuola ai comitati mensa

Cara Tramontana,

ci offri una boccata d’ossigeno con la bella storia di grandi e piccini che si prendono cura della loro scuola, riverniciando l’inferriata che circonda la scuola elementare “Giovanni Cena” (e la materna “Italo Calvino”): è la traduzione concreta del fare comunità riconoscendosi nelle azioni condivise.

Grazie.

Approfitto per raccontarti qualche altro aspetto del “prendersi cura” che si registra nel 3° Circolo didattico, ed in altre scuole di Perugia.

Per esempio la realizzazione di un orto-giardino nella zona ovest dello spazio circostante l’edificio; anche qui determinante è stata l’azione delle insegnanti, tra cui Anna Locchi, che ha lanciato l’idea della riverniciatura da parte di genitori, bambine e bambini.

La realizzazione dell’orto-giardino si è inserita nel progetto “Scuole aperte” puntando a osservare la vita in un pugno di terra: analisi dei microorganismi, dell’habitat a loro necessario, della tipologia di terreno.

In questo, la scuola è stata affiancata dal Laboratorio di scienze della terra attivo presso l’Istituto tecnico Vittorio Emanuele II° (oggi unificato con il Capitini) ed è riuscita a coinvolgere la Comunità Montana del Trasimeno, esperti forestali, le circoscrizioni, il Post e Psiquadro.

Lo sforzo di partecipazione da parte dei genitori che si registra alla “Giovanni Cena” si ritrova anche nella gestione della mensa interna (che provvede anche per la Leonardo da Vinci): più di 300 pasti al giorno che, da qualche mese, possono vantare anche alcune componenti biologiche.

Quello che più merita evidenza è la forma di coinvolgimento costante che una pattuglia di persone  coraggiose (soprattutto mamme) garantisce nella scelta di forniture e fornitori.

I comitati mensa costituiscono un’esperienza diffusa in quasi trenta scuole di Perugia: prendersi la responsabilità di gestire il denaro della comunità scolastica per l’approvvigionamento delle derrate alimentari; e insieme promuovere tutte le iniziative che facciano crescere la cultura della buona alimentazione come presupposto indispensabile nella salvaguardia della salute. 

Insomma i “comitati mensa” da anni sono la materializzazione di una forma tanto evoluta quanto sottovalutata di partecipazione: una realtà che meriterebbe di essere più conosciuta e analizzata (e magari replicata).



Bruno Adriatico


Inserito mercoledì 31 marzo 2010


Redazione "La Tramontana"- e-mail info@latramontanaperugia.it
Sei la visitatrice / il visitatore n: 7161937