Guido Viale: Gli inceneritori sono un affare per le aziende, pagato con le nostre bollette
Alla Fiera delle Utopie concrete, confronto fra due culture dei rifiuti
Nella Conferenza “Rifiuti e razionalità” nel corso della Fiera delle Utopie concrete si sono confrontate due culture dei rifiuti: da un lato i gestori delle aziende di smaltimento dei rifiuti, che ripropongono una logica aziendale, e l’Assessore all’ambiente della Regione, Lamberto Bottini, che ha illustrato le linee di fondo del Piano regionale dei rifiuti; e dall’altro gli esperti, come Michael Angrick, direttore di due sezioni dell’Agenzia Federale tedesca per l’Ambiente (Uba), e Guido Viale. In particolare, Guido Viale ha esordito spiegando il successo del “modello Brescia” (l’inceneritore gestito dai comuni di Brescia e Milano): “il modello Brescia vive parassitariamente a spese dei contribuenti italiani, che sulla bolletta elettrica pagano degli incentivi favolosi per bruciare rifiuti. Noi infatti paghiamo il 7% della bolletta elettrica a favore di un fondo che serve per incentivare gli inceneritori e i raffinatori di petrolio: un fondo istituito una quindicina di anni fa per incentivare le energie rinnovabili: il sole, l’acqua, il vento, ... I gestori dell’inceneritore di Brescia (il comune di Brescia, cui si è poi aggiunto quello di Milano) hanno fatto un affare favoloso, fatto di miliardi di euro, e l’abbiamo pagato noi con le nostre bollette. C’è stata una corsa in Italia a fare inceneritori perché un modello così piaceva molto ai gestori delle imprese”. Il Piano regionale dei rifiuti - ha informato il Dirigente regionale Maurizio Grandolini - sarà pubblicato sul sito della Regione: www.regione.umbria.it intorno a martedi 14 ottobre. Dal 22 ottobre al 22 dicembre sarà possibile inviare le Osservazioni al Piano.
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