Mercato coperto: il dibattito continua
Dalle domande di PerPerugia, l'intervento di Roberto Pellegrino (Perugia civica) e il commento di Massino Ciuffini
Sul blog per Perugia è stato avviato un dibattito sul Mercato coperto, con due domande rivolte a vari soggetti cittadini, tra cui il nostro giornale. Pubblichiamo l'intervento di Roberto Pellegrino, segretario di Perugia civica.
En attendant gli esiti della Conferenza dei Servizi… A due mesi dalla prima convocazione (18 gennaio 2010) della Conferenza dei Servizi sul Mercato Coperto, TUTTORA IN CORSO, rivolgiamo alle Associazioni civiche e ambientaliste Italia Nostra, FAI, Legambiente, WWF, La città di tutti, AIPAI, Vivi il Borgo, La Tramontana, Perugia Civica le seguenti due domande:
1) Il progetto in discussione adottato dal Comune è a suo parere, come sostenuto anche da Italia Nostra, da cestinare perchè contrario alla salvaguardia dell’area, pericoloso per lo scavo consistente che presuppone e inaccettabile per le destinazioni d’uso proposte?
2) Riqualificare l’area del Mercato Coperto in che misura, a suo parere, può favorire la rivitalizzazione del Centro Storico?
RISPOSTA AL PRIMO QUESITO di Roberto Pellegrino, Segretario del Movimento Perugia Civica
Non abbiamo la competenza tecnica per affermare con certezza che l’edifico progettato ACCANTO al vecchio mercato coperto sia “pericoloso per lo scavo consistente”, anche se qualche dubbio potrebbe essere sollevato solo per una questione di buon senso. Siamo però fermamente convinti che il vecchio Edifico del Mercato Coperto necessiti di una ristrutturazione urgente che lo riporti alla sua antica funzione mercatale. La vera questione su cui si dovrebbe discutere non è di natura geologica ma semmai politica: siamo sicuri che l’ennesimo “ecomostro” di cemento armato, per giunta affogato nel cuore della città antica, sia di pubblica utilità? Non ci risulta che gli uffici comunali siano inondati di istanze cittadine che chiedono con forza l’edificazione di un centro commerciale nel cuore di Perugia, questi semmai chiedono solo di riavere il loro vecchio mercato coperto. Sorge quindi la domanda: gli amministratori sono espressione dei cittadini che li hanno eletti o manifestano interessi diversi? Nell’invitare i lettori più volenterosi a formulare qualche ipotesi di risposte a questa ulteriore domanda forniamo a supporto qualche elemento di riflessione:
1. il progetto di cui si discute non è frutto di una gara bandita dal Comune ma si tratta di una regalìa della società Nuova Oberdan S.p.A.presentata sotto forma di proposta di project financing. 2. Il progetto è stato dichiarato di pubblica utilità dalla Giunta Comunale (delibera n. 68 del 02.03.2006) senza l’ausilio di alcuno strumento di democrazia partecipata. 3. L’intero progetto ha un costo di 46 milioni, di cui 6 messi dal Comune e 40 dallo stesso Comune sottoforma di cessione del territorio pubblico per un periodo di 50 anni alla società che vincerà la gara di appalto. A questo proposito non è ancora dato di sapere se la Nuova Oberdan o sue correlate parteciperanno alla gara anche se questo appare scontato. 4. In base all’art. 92, comma 5 del decreto legislativo n. 163 del 12 aprile 2006, il 2% di 46 milioni di euro sarà corrisposto come incentivo al dirigente comunale nominato Responsabile Unico del Progetto. Chi vuole capire capisca.
RISPOSTA AL SECONDO QUESITO di Roberto Pellegrino, Segretario del Movimento Perugia Civica
Sottolineiamo che l’area attorno al mercato coperto è stata già oggetto di una estesa sistemazione con la costruzione della stazione “pincetto” del minimetrò, mentre l’EDIFICIO del mercato coperto necessita di una urgente opera di ristrutturazione. Questa dovrebbe puntare a ridare al mercato la sua antica funzione mercatale creando spazi espositivi per il commercio di oggetti artigianali e prodotti alimentari con una impronta fortemente locale, includendo ortaggi biologici a “chilometro zero” ad uso e consumo dei cittadini di Perugia, prima che degli eventuali turisti. Inoltre, poichè riteniamo che le caratteristiche culturali di una città in grado di attirare turismo non sono espresse solamente dal suo patrimonio di palazzi storici, monumenti o opere d’arte ma anche dall’intreccio di relazioni e interazioni che si stabiliscono tra i suoi abitanti, riteniamo che la ristrutturazione del Mercato Coperto debba prevedere anche uno spazio di aggregazione sociale in cui tale cultura localmente prodotta possa essere liberamente espressa. Queste caratteristiche a nostro parere sarebbero in grado di rivitalizzare il centro storico e attirare un certo grado di residenzialità di famiglie e non solo di studenti. Infine, siccome le associazioni ambientaliste sono accusate di “fare solo critiche” proponiamo di seguito una ipotesi di soluzione concreta al problema del mercato coperto: l’amministrazione ha impegnato sull’operazione Mercato Coperto ben 6 milioni di euro. A questa cifra potrebbero essere aggiunti ulteriori 3 milioni se si rinuncia a realizzare i nuovi percorsi meccanizzati di Porta Sole e via Pascoli, altra “grande oprea” di dubbia utilità. Così facendo si potrebbe contare su un totale di 9 milioni di euro. A questo punto il Comune potrebbe bandire una gara pubblica per un progetto di ristrutturazione dell’edificio del mercato Coperto che abbia come tetto massimo di spesa 9 milioni di euro. Nella scelta del progetto migliore potrebbero essere coinvolti anche i cittadini medianti processi decisionali inclusivi.
1 Commento Massimo Ciuffini // mar 25, 2010 at 15:20
Caro Roberto Pellegrino, niente di personale con Lei ma mi sono preso l’impegno con me stesso di fare opera di chiarezza su questo caso del mercato coperto, almeno su questo Blog. Non è polemica, la assicuro, sopratutto con Lei. Decidiamoci, questo project è una regalia come Lei sostiene o è economicamente irrealizzabile, sopratutto in tenpi di crisi, e gli investitori sono scappati, come sostiene Covino? Secondo Lei quali sono gli strumenti di democrazia partecipata che avrebbe dovuto istituire il Comune? Mi può citare un esempio che Lei ritiene positivo o di altro progetto o di altro Comune? La 163 dice, cito a memoria, “per spese di progettazione ed altro (anche attività di responsabile del procedimento) sino ad un massimo del 2%…”. Si tratta dell’importo che viene corrisposto, in misura massima, quando a progettare sono i tecnici comunali oltre dunque allo stipendio. Se fosse come dice Lei cercherei subito di farmi assumere in Comune, il 2% per una mediazione è un tasso da settore petrolifero! Per le scale mobili di cui Lei parla, i 3 milioni sono le risorse proprie del Comune o si tratta del Bando della legge 211, ovvero il Comune chiede 3 milioni di euro per realizzare le “grandi opere” allo Stato? Non crede che il punto non sia solo quanto costa ristrutturare il mercato Coperto ma anche quanto costi gestirlo? Lei ha un’idea di quale sia il bilancio attuale ovvero quanto provenga dagli affitti attuali degli spazi commerciali? Una considerazione al margine, da tecnico. Lei parla di ecomostro, qualcun altro cita il progetto di Rossi che invece sarebbe stato l’intervento giusto. Lei conosce il progetto Rossi? Io sì, bene, perchè è da lì che si è partiti e ne ho una copia a studio. Cominciamo con il dire che è il progetto di un grande magazzino tipo UPIM/Rinascente dunque solo il cugino del centro commerciale, non certo il luogo di aggregazione sociale cui Lei mi sembra alludere. Poi (punto determinante che riguarderà qualunque ipotesi di ristrutturazione che supererà il progetto Nova Oberdan) cosa si lì fa del parcheggio sipa esistente? Il progetto Rossi disegna al margine delle proprie tavole un rettangolo al di sotto della Piazza della Rupe. Le ricorda qualche cosa? Un eco-mostro forse? Ho letto il suo articolo su Minimetromatica. Me lo ha spedito un amico. Scritto molto bene. Un perfetto saggio di antiminimetroretorica.