Rifiuti a scuola
Piccole discariche come questa si
possono comunente vedere nelle vicinanze delle scuole “superiori”.
Oltre ad una scarsa sensibilità per la cura dei luoghi che
dovrebbero essere considerati un patrimonio della comunità, questi
rifiuti testimoniano le abitudini alimentari dei nostri ragazzi. Lo
spuntino consumato durante la ricreazione è sempre più spesso
accompagnato da bevande piene di zuccheri raffinati, spesso colorate
artificialmente, quando non contengono caffeina, aspartame o altre
sostanze non propriamente indicate per una corretta alimentazione
degli adolescenti. Una volta svuotata, la lattina viene poi
abbandonata con disinvoltura nello spazio adiacente alla scuola. E'
corretto che le scuole, ospitando al proprio interno bar e
distributori automatici di bibite e merendine, invece di contribuire
a promuovere stili alimentari atti a preservare la salute,
favoriscano la propensione al consumismo di ragazzi che sono già
destinatari di continui stimoli al consumo? Mi piacerebbe che la
scuola fosse una zona franca dal mercato imperante in tutti i campi
della nostra vita. E' pensabile che le scuole promuovano delle
campagne di ripulitura dei propri spazi esterni come momenti di
sensibilizzazione al problema dei rifiuti e al rispetto dei luoghi
pubblici? Mi piacerebbe che la scuola lavorasse per formare dei
cittadini, non dei clienti.
Angela Cataliotti
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