Il Vuoto
L'appello-denuncia di Libertà e Giustizia
Comunicato stampa
A distanza di un anno dal documento che rompeva il silenzio sul degrado della democrazia, Libertà e Giustizia torna ad alzare il velo sulla situazione politica italiana e lo fa rendendo pubblico un appello-denuncia dal titolo Il Vuoto. Il testo scritto dal presidente onorario di Libertà e Giustizia Gustavo Zagrebelsky è firmato dai garanti e dall'ufficio di presidenza dell'associazione.
Il documento solleva il tema della responsabilità: "Mancheremmo ai nostri doveri di cittadini responsabili del presente e del futuro, nostro e dei nostri figli, se non denunciassimo, insieme al degrado, il vuoto che è il suo terreno di coltura". Un vuoto, è la denuncia di Libertà e Giustizia, "nel quale prospera una mai vista concentrazione oligarchica di finanza, informazione e politica che spazza via la distinzione pubblico-privato, ignora il senso delle istituzioni e giunge al punto di fare uso privato dell'atto pubblico per eccellenza, la legge. Non è solo questione di decenza e di etica pubblica". Il vuoto più pericoloso, denuncia il manifesto, è quello dell'opposizione, responsabile di non aver elaborato "un'analisi della nostra presente situazione, per costruirvi sopra una politica da proporre e sostenere apertamente e chiaramente di fronte ai cittadini". Al vuoto si sta opponendo la società civile. "Le mobilitazioni pubbliche per il diritto al lavoro, la difesa della Costituzione e della legalità sono state una novità, anzi una sorpresa". Il segno che "si può essere intensamente partecipi della politica anche senza appartenere a un partito". Libertà e Giustizia si sente partecipe di questo risveglio democratico che è in atto. Ma ai partiti chiede chiarezza. Nell'ultima parte del documento, sono elencati i punti irrinunciabili di un percorso politico sostanziale: il tema del conflitto d'interessi, la legge elettorale, la difesa del parlamento e della legalità. Con una certezza: "crediamo che la chiarezza su questi punti sia premessa e condizione della fiducia che i cittadini possano nutrire nei confronti dei propri rappresentanti".