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Un marciapiede non ancora inaugurato e già sbagliato
Un marciapiede non ancora inaugurato e già sbagliato
Perché creare improvvisi cambi di pendenza sul piano del marciapiede?
Via Ripa di Meana: mentre si stanno concludendo i primi lavori per il contenimento della frana (la zona vi è particolarmente soggetta, tanto che in tutte le epoche i Perugini hanno costruito arcate, sostegni, puntelli, opere idrauliche, come le famose Briglie di Braccio), si è proceduto anche a dotare la via di un nuovo marciapiedi. Si vede dietro la recinzione del cantiere: ad un certo punto, per consentire l'accesso al marciapiedi, è stato interrotto il piano calpestabile con due ripidi scivoli. Chi si troverà a camminare su quel marciapiedi incontrerà quindi un imprevisto ostacolo architettonico, invece di una facilitazione. Si poteva fare in tante altre maniere: innanzitutto, il piano di scivolo poteva essere più lungo, e quindi meno ripido, in modo da essere quasi inavvertito al passo; oppure si poteva fare lo scivolo davanti al marciapiedi, sulla sede stradale, che peraltro non potrà esser usata dalle auto (né per sosta né per transito) visto che c'è l'uscita dal marciapiede, e quindi vi andranno disegnate delle strisce bianche di rispetto. Nella foto sotto, ho tentato una simulazione dello scivolo esterno: confrontandola con la realtà attuale, si vede subito come il marciapiedi ininterrotto sia molto più funzionale e soprattutto sicuro.