16/07/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Più traffico uguale a più incidenti
Le ore di punta dei giorni lavorativi creano ingorghi, incidenti, feriti e, purtroppo, anche morti

   

I dati della polizia municipale di Perugia (che riprendo da Il Giornale dell'Umbria del 6 febbraio) parlano chiaro: il numero degli incidenti stradali aumenta quando il traffico è intenso, calano quando il traffico si dirada.
Sembra la classica verità lapalissiana, eppure non è così, almeno nella percezione dei più, e specialmente degli amministratori: altrimenti da tempo si sarebbe cominciato a fare iniziative serie per ridurre il traffico, in modo da ridurre anche gli incidenti, e dunque i danni, i ferimenti, le morti. E invece, spendono solo per rotonde e svincoli e bretelle e catrame e asfalto e asfalto e asfalto... Da quanti anni, ad esempio, non si crea una
corsia preferenziale per autobus?

Eppure è banale: avere più macchine in strada significa avere ingorghi, scontri, danni a cose e persone, aria inquinata, malattie respiratorie e peggio; avere meno macchine significa avere un traffico scorrevole e piacevole, meno danni, aria più pulita.
Ecco i dati: nel 2009, a Perugia, si sono registrati 1393 incidenti, con 495 feriti, 23 prognosi riservate, 5 morti.
Il picco di incidenti si registra nella fascia oraria tra le 13 e le 14, seguita da quella del mattino (tra le 8 e le 9) e ovviamente da quella della sera tra le 17 e le 19. I giorni di maggior frequenza di incidenti sono il venerdi e il lunedi alle 13, mentre i giorni con meno incidenti sono il sabato e soprattutto la domenica.
La causa principale degli inidenti? Il comandante dei Vigili Urbani, Nicoletta Caponi, non ha dubbi: la velocità. Altre cause, come la mancata precedenza e l'invasione della corsia opposta, nascono a nostro giudizio dall'uso incauto e prepotente, e spesso irresponsabile, del mezzo privato.
Per questo penso che l'educazione stradale dovrebbe esser rivolta agli automobilisti, molto più che ai ragazzi di scuola.




Inserito domenica 7 febbraio 2010


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