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Tabelle anti-incidenti nei locali notturni

Dal 23 settembre è obbligatorio esporre, nei locali notturni, le tabelle che indicano la quantità delle diverse bevande alcoliche che si potranno consumare per potersi sedere alla guida di un veicolo in condizioni di sobrietà: è una delle misure adottate nel tentativo di frenare la terribile scia di morti e feriti conseguenti all’abuso di alcol. Certo, la prima causa di incidenti rimane la velocità e la seconda è il mancato rispetto delle distanze di sicurezza, e contro queste piaghe nessuno dice nulla; comunque ben vengano anche le misure contro la guida in stato di ubriachezza, che stronca la vita di tanti giovani.

Ma veniamo a sapere che qualcuno non è d’accordo con le tabelle anti-incidenti: sono i gestori dei locali notturni, per i quali la vendita di alcolici rappresenta forse la principale fonte di guadagni. La Filb (federazione dei gestori) ha scritto al Ministero chiedendo l’immediata sospensione del provvedimento. Curiose le motivazioni-pretesto: da un lato, infatti, si dice che le tabelle sono complicate, non sono chiare, che la risposta all’alcol è soggettiva e le tabelle quindi sono generiche. Qualcuno addirittura dice che l’etilometro è diventato un gioco per i ragazzi. Tutte ragioni, in realtà, che dovrebbero spingere a un maggio uso e attenzione verso questi strumenti, magari da perfezionare: ma non si può continuare a rinviare il problema.

Non dimentichiamo che, secondo l’attuale normativa, i locali possono servire bevande alcoliche liberamente fino alle due di notte: ce n’è abbastanza, anzi troppo, per sbronzarsi.




Inserito giovedì 2 ottobre 2008


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