Rifiuti d'oro
Nel Convegno promosso dal Comune, la Gesenu promuove l'inceneritore
RIFIUTI D’ORO Martedì 19 gennaio alla Sala dei Notari si è svolto un convegno dal titolo “da cosa nasce cosa”. Un convegno veramente importante per parlare del miglior sistema di trattamento dei rifiuti, con argomenti interessanti: il porta a porta, l’aumento della raccolta differenziata fino ad arrivare al raddoppio fra due anni, l’introduzione del principio che chi più inquina più paga ed infine la consapevolezza che tutti produciamo rifiuti e tutti dobbiamo occuparci del loro trattamento. Dopo tali argomentazioni mirate a migliorare la qualità della vita e la qualità dell’ambiente vengono spontanee alcune domande. Perché un inceneritore che serve solo a distruggere materia prima? Perché un inceneritore che ha emissioni inquinanti? Perché un inceneritore che, secondo una tabella dell’Arpa Piemonte che riporta tutti gli studi medici fatti in Italia, aumenta il rischio di linfomi e sarcomi? Perché un inceneritore che secondo l’associazione de medici francesi contro il cancro sono da paragonare all’amianto? Eppure in alcuni interventi del convegno se ne è parlato. Non siamo stupiti che Carlo Noto La Diega, amministratore delegato di Gesenu, promuova la costruzione di un inceneritore. La sua è un’azienda privata che mira al profitto e con un inceneritore spera di guadagnare molto. Il Piano Regionale varato nella primavera del 2009 gli spiana la strada e addirittura li consiglia su come effettuare lauti guadagni parlando “dell’opportunità” dei rifiuti speciali che potranno essere bruciati nell’inceneritore. Opportunità non certo per la popolazione che, per far arricchire i soliti noti, dovrà respirare le esalazioni malsane prodotte dagli inceneritori! Lo scenario è quello del “cuore verde d’Italia” che importerà rifiuti speciali da altre Regioni perché, come ormai tutti sanno, questo tipo di rifiuti può circolare liberamente in tutta Italia. Un famoso pentito di camorra riferendosi ai rifiuti speciali disse “trasi monnizza e nesci oro”(entrano i rifiuti ed esce l’oro); noi oggi diciamo “entreranno rifiuti da fuori regione e ne usciranno malattie per i perugini”.
Marco Montanucci per Inceneritorizero, Anna Rita Guarducci per Legambiente Perugia
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