Aumentano i passeggeri del minimetrò
Ma siamo lontani dai 12 mila ingressi al giorno
La minimetrò Spa ha comunicato una stima dei dati sui passeggeri nel 2009, che si attesta tra i novemila e i diecimila passeggeri al giorno. Alla fine di gennaio, in coincidenza del secondo compleanno del minimetrò, verrà presentanto il rapporto definitivo. La Spa sembra soddisfatta per aver raggiunto l'obiettivo del piano economico finanziario approvato dal consiglio di amministazione lo scorso novembre. Il contratto di servizio è rimasto invariato ed è stato approvato il prezzo per ciascuno degli anni 2009 e 2010 da corrispondere alla società Minimetrò al fine di assicurare il regolare svolgimento del servizio di trasporto: la spesa complessiva è di 10.010.000,00 euro iva al 10% compresa, in linea con le previsioni del Bilancio comunale. La giunta ha dato parere negativo alla richiesta di riconoscimento di costi aggiuntivi al contratto Minimetrò-Apm per la gestione e la manutenzione del sistema, in quanto il contratto stesso è di natura forfettaria e onnicomprensiva. In ogni caso tutto lascia prevedere che non ci sarà lo sfondamento sulle 12mila utenze ogni 24 ore come annunciato qualche anno fa, e che costituisce la soglia di equilibrio economico-finanziario, anche se il Piano urbano della mobilità, più volte modificato, ha spinto il più possibile all'uso del minimetro. Si evidenzia ora soprattutto la distanza tra il percorso del minimetro e i flussi della mobilità reale in città, a cominciare dalla distanza del mezzo dai grandi quartieri cittadini (Ferro di Cavallo, via Settevalli, Campo di Marte-Pallotta, ecc. Per non parlare dell'ospedale). Sarà per questo, forse, che il sindaco della città Wladimiro Boccali, nella conferenza stampa di fine anno, ha detto che sarà necessaria una revisione, sia pur parziale, del Piano urbano della mobilità: "E' certamente ora di pensare allo sviluppo del sistema. Il primo passo sarà uno studio dei flussi di traffico cittadino per capire quali sono le direttrici su cui lavorare". Ci sembra davvero il minimo, capire quali sono i flussi prima di fare impianti della portata del minimetro. Va detto però che nella stessa conferenza stampa, il sindaco ha annunciato una serie di grandi investimenti della mobilità privata su gomma, a fronte di cifre assai ridotte per la passerella sul Tevere e pavimentazioni di alcuni accessi alle scale mobili. Unica eccezione di rilievo è la ristrutturazione, in cofinanziamento con le Ferrovie dello Stato, della stazione ferroviaria di Ponte San Giovanni, per 13 milioni di euro. Ma un sistema di mobilità basato sul un presunto binomio auto-minimetrò, oppure parcheggio-scale mobili, non regge in una città come Perugia, come i dati dimostrano: è ora di pensare a una pluralità di modalità di spostamento, compresa la mobilità ciclo-pedonale.