Anche Amsterdam dice: “Basta Berlusconi!”
Amsterdam- Uno striscione viola, una
processione di cartelli, più di quattrocento voci e un flash dopo
l'altro; piazza Dam è diventata un palco internazionale. Il No
Berlusconi Day si è fatto sentire anche in Olanda. Un'unica ragione
per scatenare quello che si è dimostrato uno schiaffo alla politica
durante la crisi globale, che la BBC preferisce chiamare downturn,
ovvero fase negativa. Da Roma a Sydney, da Berlino a Madrid, da
Bruxelles a Londra, sabato 5 dicembre la notizia dell'onda viola ha
fatto il giro del mondo. L'iniziativa ha avuto origine sul web.
L'onda viola è nata come gruppo facebook dopo la bocciatura da parte
della Corte Costituzionale del Lodo Alfano, la quale
incostituzionalità è chiara agli occhi di tutti. Forse per noi
italiani il Lodo Alfano è solamente l'ennesima scellerata decisione
del governo Berlusconi e di un premier che all'estero, con le sue
“avventure”, la sua politica e la sua condotta altro non è che
uno zimbello. Tanto divertente infatti che Indiana, artista islandese
che dell'Italia ama Domenico, il suo ragazzo, ha espresso la sua
solidarietà in piazza Dam dicendo “Man, you are a sad joke”. Il
suo cartellone di protesta camminava affianco a quello del suo
fidanzato romano che ci fa ben capire come alla fine non ci sia poi
tanto da ridere. Perchè si, pronunciare Berlusconi all'estero è un
modo per farsi due risate, dela serie... la politica non è poi così
tanto seria, in Italia!
Lavoratori emigrati, studenti,
ricercatori da tutte le parti del mondo hanno creato il loro No
Berlusconi Day, staccandosi da qualsiasi dimostrazione e
manifestazione che in passato hanno dichiarato il loro No come
risposta alla politica italiana. Una manifestazione auto-gestita
ovunque, anche a Roma, dove si sono contate più di cento mila
persone. Ma come è stato possibile organizzare il No Berlusconi Day
all'estero? Semplice. Gli organizzatori del No B. Day di Roma hanno
chiesto ai loro amici emigrati all'estero di organizzare un evento
parallelo nelle loro città. Risultato: internet ha confermato il suo
potere, la rete ha dimostrato il suo valore, le piazze pullulanti di
gente hanno confermato ancora una volta di scrivere la storia. Anche
nei Paesi Bassi l'iniziativa è stata prima lanciata su facebook e
dopo attraverso un comunicato stampa in olandese. Inizialmente solo
pochi gruppi hanno sottoscritto on line la loro adesione all'evento.
E' stata la gente che è arrivata in piazza a fare il resto. Non solo
gli italiani d'Olanda: amici di amici, parenti, ma anche turisti
hanno resistito a suon di bella ciao ai 2° di un sabato non
qualunque nel calendario olandese, quando cioè viene celebrato, ogni
5 dicembre, Sinterklass.
La chiave del suo successo è stata
quindi l'opportunità di dare spazio al libero pensiero e di offrire
la possibilità ad ognuno di esprimere la propria opinione. Anche se
questa poteva essere un “Multo bene”, così come ha detto un
signore olandese quando si è avvicinato a uno dei manifestanti tra i
tanti dietro quello striscione viola retto dalle centinaia di mani
solidali e allo stesso tempo stanche dell'anomalia italiana. Basta!
Berlusconi è un problema europeo e la convinzione che Berlusconi
distrugga la democrazia sono state le idee condivise e le parole base
del No Berlusconi Day nella città olandese. “Perché la corruzione
è sempre stata faticosamente punita, i fondi e i sussidi dell'Unione
Europea vengono defraudati invece che spesi per quello che è
necessario. La mafia non è solo una questione italiana, ma
attraversa e coinvolge il mondo intero”: è questo l'annuncio che
si legge sul blog del No B. day di Amsterdam
(nbdnederlands.wordpress.com). “Facebook e il nostro googlegroup
sono semplicemente strumenti”- dice Federico Bonelli, filosofo e
membro del gruppo No B.day Amsterdam- “Io credo che l'obiettivo di
una dimostrazione libera, di pace ed internazionale non sia solo
chiedere le dimissioni al presidente del Consiglio, magari anche
perchè verrà fatto fuori prima dai suoi amici che da noi. Credo
quindi che l'intento è quello di formare una palestra di
cittadinanza per gente onesta. Gli attacchi a Berlusconi dall'estero
fanno male, di conseguenza, nonostante fossimo meno numerosi rispetto
a Roma, noi italiani in Olanda, così come gli altri all'estero,
potremmo creare una sensibilizzazione al problema molto più forte di
quanto possano fare centinaia di persone nelle piazze italiane,
perché qui la libertà di stampa esiste ancora. In più, come
cittadini olandesi e ospiti di questa terra abbiamo il dovere di far
capire al popolo olandese quali aspettative potrebbero incontrare nel
seguire e credere nella politica fatta in televisione, ed è il caso
di fenomeni come Wilders o Verdonk”.
Il giorno dopo la protesta, la
notizia del No al berlusconismo e a Silvio Berlusconi era su tutti i
giornali olandesi, così come sugli schermi televisivi. I video sono
tuttora disponibili in internet. Per ulteriori informazioni si può
far riferimento al blog precedentemente menzionato.
Marzia Papagna
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