14/08/2024
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La strage dei pesci e le costituzioni di parte civile


                                                                                                                     

Abbiamo seguito la leggerezza dell’essere della Provincia di Perugia per la costituzione di parte civile nell’affaire “APPALTOPOLI”. A suo tempo anche noi di Legambiente intervenimmo sulla gravità del caso. Perché le conseguenze delle assegnazioni pilotate degli appalti per le opere pubbliche ricade su un uso distorto del territorio. Ma l’intera questione di certe tiepidezze istituzionali ci preoccupa perché all’avvio del procedimento penale per la strage dei pesci sul Tevere nel luglio 2008 non vorremmo che gli Enti non trovassero il modo per costituirsi parte civile. In quell’occasione verificheremo il mantenimento di impegni presi solennemente e in forma pubblica del Comune di Perugia, l’ATO nr. 2, l’ottava Circoscrizione ecc… . Inoltre altri impegni presi in materia risultano ancora disattesi. Come quanto espresso nell’interrogazione presentata all’assessore regionale all’ambiente  Bottini da quattro consiglieri regionali (Bracco, Rossi, Ronca, Bagliardini) sulla necessità di “FARE PIENA CHIAREZZA SULLE CAUSE CHE HANNO PORTATO A TALE MORIA”. E anche l’altro assunto dalla Commissione Urbanistica del comune di Perugia attraverso l’approvazione di un ordine del giorno presentato dall’allora consigliere Pesaresi (oggi assessore all’ambiente) per la costituzione di “una vera propria conferenza permanente per il mantenimento in salute del Tevere” risalente al 4 settembre 2008. Una proposta che potrebbe preludere alla realizzazione di quel “patto di fiume” per la salvaguardia del Tevere aperto a tutti, enti, associazioni, comitati ecc…



Il Direttivo di Legambiente Perugia


Inserito giovedì 12 novembre 2009


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