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Le celebrazioni fatte per il centenario della fucilazione di Ferrer
Resoconto


Martedì 13 ottobre2009 si è celebrato a Perugia il centenario della
fucilazione di Francisco Ferrer I Guardia - pedagosta libertario fucilato a
Barcellona nel 1909 con l'accusa di di essere stato il capo di una rivolta
popolare contro una guerra coloniale che la Spagna allora combatteva per il controllo del Marocco,fucilazione eseguita con la benedizione del vescovo di Barcellona -celebrazioni fatte dal comitato Pietro Castellini e
dall'Associazione civiltà laica.
Alle ore 17 in via Cesare Battisti, sotto la lapide a lui dedicata e lì
posta nel 1910 dalla cittadinanza di Perugia, c'è stato un brindisi alla
sua memoria e sono stati distribuiti opuscoli divulgativi della sua vita e
della sua opera ai passanti interessati.
In serata le celebrazioni sono proseguite al circolo Macadam con la
proiezione di “Viva la scuola Moderna”, una produzione televisiva
spagnola purtroppo non esistente in versione doppiata in italiano.
Comunque c'è stata una buona presenza di pubblico.
Per dare alle celebrazioni un carattere di continuità tra la vicenda
storica di Ferrer e la realtà attuale, verso le 21 c'è stata la testimonianza del professor Coppoli, protagonista di una battaglia ancora in corso per il diritto d'insegnare senza la ingombrante presenza di “CRISTO IN CROCE”.
Il professor Coppoli non s'è limitato a parlare delle sue iniziative, ma
ha anche fornito un quadro generale dei privilegi della religione cattolica
nella scuola italiana e della sostanziale ambiguità della legislazione in
merito a tali privilegi e alla facoltà di non avvalersi dell'insegnamento
della religione cattolica.
Ambiguità che sono aumentate anche in considerazione delle disposizioni fatte dall'Episcopato italiano agli insegnanti di religione da esso scelti, scelti dallo Episcopato, ma pagati dallo Stato Italiano, di non insegnare la storia delle religioni, ma di fare un vero e proprio catechismo.
Particolare inquietudine ha suscitato nel pubblico  l'apprendere che sempre in più circolari ufficiali si definisce la religione cattolica come uno
dei pilastri della cultura e della civiltà italiana.
Preoccupazione è stata inoltre espressa riguardo ai processi di
privatizzazione dei pubblici servizi previsti dalla direttiva Bolkestein e
dal trattato di LISBONA che riguardano anche la scuola: essendo in Italia
le scuole private quasi tutte cattoliche, c'è il rischio di un monopolio
clericale dell'insegnamento.
Anche in considerazione degli aspetti antimilitaristi dell'opera di
Francisco Ferrer i Guardia, s'è parlato di Eurochocolate 2009: la
manifestazione dello iperconsumismo calorico questo anno ha come sponsor ufficiale che aprirà punti di propaganda in città durante il suo
svolgimento e questo in una città che si definisce capitale della
nonviolenza!!! Siamo di fronte all'ennesima prova dell'ambiguità della
regione dell'Umbria e del municipio di Perugia in particolare, impegnati a tener uniti laici ( massoni, per meglio dire) e cattolici in una
impossibile sintesi culturale ai fini di uno equilibrio di potere ( ma
questo reale).
Ci conforta la sempre più numerosa partecipazione alle iniziative
anticlericali che avvengono nella nostra regione.


Un incaricato dal comitato Pietro Castellini e dall'associazione Civiltà
Laica.




Inserito mercoledì 14 ottobre 2009


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