La luna nuova di settembre ha cacciato i ragazzi sulla via. Soffiano nelle mani, un po' vili un po' pazzi, rifanno il verso alla puzzola che si duole. Ruzzolan nei cortili tra i rovi e i calcinacci a far razzia. Hanno le ali ai piedi, stringono le uova calde nelle tasche. Li asseconda la luna che addormenta i guardiani sulle frasche.
Leonardo Sinisgalli (suggerita da Daniele Crotti sull mensileFolia Fluctuantiadi settembre)
Una poesia di quando i ragazzi potevano andarci, nella via. Ora, neanche la luna (piena o nuova che sia) riesce a trovarli nelle strade della nostra città. Li ha ricacciati in casa, al chiuso, un traffico aggressivo e invadente, in una città che non è più a misura di bambino, né d'anziano, né d'uomo o di donna, ma solo di macchine e merci. Ma noi testardamente continuiamo a sognare una città che dia libertà ai ragazzi.
(N.B.: la poesia parla di luna nuova, che è stata il 18 settembre; invece nella fotografia si vede il sorgere a est della luna piena di settembre, che è stata il 4 settembre: ma come si fa a fotografare la luna nuova?)