16/07/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Teatro Pavone: la Provincia mette sul tavolo un progetto di recupero del valore storico e culturale
Dopo il silenzio dui questi anni, le istituzioni locali riscoprono i luoghi della cultura

 

Mentre si susseguono e rapidamente svaniscono le proposte di riutilizzazione del Teatro Pavone in chiave sempre più commerciale e consumistica, non mancano prese di posizione per progetti di più lungo respiro e destinati a far vivere culturalmente la città, e non solo alcuni operatori economici.

Ad esempio la proposta, apparentemente estemporanea, del presidente della Provincia Guasticchi, di realizzare al teatro Pavone quella stagione lirica che manca a una città come Perugia: proposta che ha avuto l'entusiastica adesione del direttore del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto.

Ora è la volta della neo-assessore provinciale alla cultura, con una proposta molto più articolata, che però richiede tempi lunghi (quei tempi che finora si sono persi).

“Riscoprire le tipologie di spettacoli e i relativi aspetti culturali”. “Questo l’obiettivo del Progetto – è la proposta dell’Assessore provinciale alle attività culturali Donatella Porzi - che la Provincia di Perugia vuole mettere in campo al fine di rilanciare e valorizzare il Teatro Pavone di Perugia la cui destinazione d’uso non può essere cambiata. La scomparsa dal centro storico di Perugia del Teatro Pavone rappresenterebbe un ulteriore impoverimento del polo culturale della città capoluogo dell’Umbria”. “Un progetto – prosegue l’Assessore -  triennale  (2009-2012) con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sul periodo storico tra fine settecento e fine ottocento (periodo in cui il teatro ha presentato gli spettacoli più interessanti) al fine, appunto, di riscoprire le tipologie di spettacoli e gli aspetti culturali ad essi connessi”. Prima tappa: la presentazione prossima (dicembre 2009) del progetto con l’avvio di contatti e proposte agli enti e alle associazioni da coinvolgere a cui seguirà un periodo (2010) di preparazione e ricerca con alcune iniziative già programmate. Il 7 ottobre 2010  verrà realizzato un evento per i 150 dai festeggiamenti tenuti al Pavone per solennizzare l’annessione di Perugia al Regno d’Italia, il febbraio 2011 si terrà  l’inaugurazione della stagione carnevalesca a ricordo della memorabile stagione del 1821, nel dicembre 2012 avrà luogo lo spettacolo conclusivo realizzato con la sinergia delle forze locali che vorranno aderire: il Conservatorio per la regia, l’orchestra e i musicisti; l’Accademia di Belle Arti per la scenografia, l’Università per la ricerca. L’obiettivo di poter realizzare spettacoli originali verrà raggiunto con il coinvolgimento del Conservatorio di Perugia, l’Accademia di Belle Arti, il Teatro Stabile dell’Umbria, I Solisti di Perugia,  Il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto (con spettacoli propri) ed altre forze locali. Alla Università  e all’Accademia il compito di  proporre tesi e  laboratori di ricerca su vari aspetti al fine di indagare sul piano musicale, teatrale, economico, architettonico.  Il progetto potrebbe trasformarsi in progetto europeo coinvolgendo 6 paesi nel progetto cultura 2006-20013.

Staremo a vedere, con partecipata attenzione; comunque non possiamo fare a meno di notare che, se si vuole, una prospettiva culturale per la città è possibile, anche se finora i nostri amministratori hanno subito troppo il condizionamento di operatori economici spregiudicati, che hanno ridotto la città a contenitori di eventi di bassissimo livello. Eventi che però muovono grandi interessi, e finiscono col condizionare la vita culturale cittadina.

Non dimentichiamo noltre il ruolo svolto dalle nuove multisala nel creare un mercato culturale e cinematografico basato su prodotti di largo consumo: la loro presenza nella periferia cittadina non poteva non incidere negativamente sull'offerta culturale dello stesso centro storico.

L'equazione è forse troppo facile, ma non si può fare a meno di pensare che dopo che ha aperto Centova, il Turreno ha pensato di diventare un parcheggio, e il Pavone è entrato in crisi di identità.

Si può uscire da questa strozzatrura tra mega-eventi commerciali e multisale? Noi pensiamo di si. Ma bisogna volerlo. 

 




Inserito lunedì 14 settembre 2009


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