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Mercato coperto: il dibattito si riapre
Dal progetto della Nuova Oberdan alla proposta di demolizione, si fa strada l'idea di farne un importante contenitore culturale - LEGGI I COMMENTI


Un articolo di Alessandro Antonini sul Corriere dell'Umbria del 23 agosto aveva rilanciato la discussione sulla proposta-provocazione di demolire il grande, ingombrante edificio del Mercato coperto, che ha ormai perso la sua funzione originaria e che aspetta di vedersene assegnata una nuova.
Contro il progetto della Nuova Oberdan, come si ricorderà, si erano pronunciate le associazioni ambientaliste (e con loro La Tramontana), in quanto prevedeva uno sbancamento della collina del Pincio, la costruzione di un secondo edificio parzialmente interrato, la destinazione a centro commerciale del complesso così realizzato.
Nel corso di un appassionato convegno al Pavone, il prof. Pier Luigi Cervellati (Università di Venezia) aveva anche lanciato la provocatoria proposta di demolire l'edificio, in quanto si frappone alla godibilità del severo ed ardito edificio quattrocentesco del Capitano del Popolo, costruito sopra le arcate che sostengono la Piazza sul lato di S. Margherita (che infatti era detta del Sopramuro).
L'idea venne ripresa da Gianni Nardelli, che l'ha rilanciata presso studiosi e istituzioni, come Luis Godart, filologo miceneo presso l'Università Federico II di Napoli, e Francesco Scoppola, direttore regionale dei Beni culturali, sollecitato dal Ministero per approfondimenti.
Sull'argomento ora è intervenuto, in modo equilibrato e argomentato, l'architetto Paolo Lattaioli (corriere dell'Umbria, 3 settembre), che molto più ragionevolmente propone la trasformazione dell'edificio in quel contenitore culturale di cui la città ha bisogno.
Va comunque sottolineata la positività della ripresa di un dibattito, che sembrava esser stato chiuso con la delibera del Consiglio comunale con cui si autorizzava la variante al Piano regolatore: da allora, tuttavia, il progetto della Nuova Oberdan sembra sparito carsicamente, né le procedure di approvazione del progetto, in effetti, sono andate avanti: c'è tutto lo spazio, quindi, per un ripensamento della stessa Nuova Oberdan, e soprattutto per la riprersa di un dialogo che restituisca centralità alla città ed ai suoi abitanti.
Guardando il Pincetto, del resto, così come è stato occupato e sistemato, si vede che non è tollerabile un suo intasamento con ulteriori edificazioni; e soprattutto guardando la mole del Mercato coperto, e l'abbandono in cui si trova, è ancor più evidente come quello spazio potrebbe essere un polmone di cultura capace di rilanciare davvero il centro storico e tutta la città, con costi sopportabili per lo stesso bilancio comunale. 




Inserito giovedì 3 settembre 2009


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Commenti

Nome: Cesare
Commento: L'idea di un centro culturale mi piace molto e la trovo veramente affascinante, ma domando, lasciare un angolo per la vendita di prodotti alimentari con la filiera corta, sarebbe un eresia?

Nome: Stefano
Commento: Magari si potesse fare dell'area del mercato coperto un contenitore culturale!!! Ma credo che,come faceva qualcun altro, quando sentono parlare di cultura i nostri amministratori mettono mano alla pistola !!! Più seriamente, ci sarebbe davvero bisogno di un'area dedicata all'arte a 360 gradi, e quale miglior posto del nostro vetusto mercato ? Ovviamente salvaguardando, anzi rilanciando le attività dei piccoli commercianti che imperterriti ancora vi lavorano in modo egregio...

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