17/09/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Ascensore di Piazza Grimana: grande fretta per i progetti, ma nessuna fretta per la partecipazione
L'esempio di via della Sposa: le scale mobili della Canapina hanno fatto morire il borgo


(nella foto, via della Sposa)
 

Cinque milioni di euro sono previsti ad oggi (ma poi chissà...) per realizzare i due progetti di mobilità alternativa nella zona nord: le scale mobili da via Pascoli a S. Francesco al Prato, e l'ascensore (inclinato?) da via Pinturicchio a Porta Sole.
Sul primo progetto, c'è poco da dire: è destinato agli studenti che dalle facoltà si recheranno in centro, li faciliterà e forse potrà ridare vitalità alla parte terminale di via dei Priori.
In realtà, sappiamo che l'Università ha intenzione di trasformare la zona, spostando le facoltà a Monteluce e immettendo l'area della Conca sul mercato immobiliare: questo disegno c'entra niente con il progetto delle scale mobili? Chi può toglierci questo dubbio?
Certo, non servirà a restituire vita al borgo di P.S.Susanna, che da quando esistono le scale mobili della Canapina si è rapidamente svuotato di tutti i negozi e le attività, nonché degli abitanti: oggi via della Sposa è un gradevole deserto.
Forse, col senno del poi, il percorso meccanizzato di poteva fare in via della Sposa, un po' come è stato fatto, ad es., in Corso Cavour, dove le scale mobili non scavalcano il borgo ma lo attraversano, portando persone e rivitalizzando un po' le attività.
Tutte queste considerazioni mi portano a vedere con forti perplessità il progetto di un ascensore che, partendo dal parcheggio di S. Antonio (dunque neanche da una via o da una piazza, ma da un parcheggio) arriva direttamente a Porta Sole, in una zona peraltro lontana da attività o centri di attrattiva, a parte la benemerita Biblioteca Augusta.
E tutti quelli che oggi passano da via Ulisse Rocchi o da via Bartolo, domani saliranno sull'ascensore e vedranno dall'alto Piazza Grimana e il borgo di P.S.Angelo?
Al limite, meglio sarebbe un ascensore dal parcheggio di S. Angelo a Corso Garibaldi; ma meglio ancora sarebbe pensare ad un percorso meccanizzato (tipo tappeto mobile - tapis roulant) che attraversi via Ulisse Rocchi (magari collegato con una piccola scala mobile con piazza Alfani e via Bartolo) e salga in piazza Danti, nel cuore del quartiere e della città.
Ma che ne pensano i residenti, i commercianti, gli artigiani, le associazioni, i cittadini, le istituzioni?
Stiamo assistendo a una gran pressione sugli uffici per dar corpo a dei progetti (che tuttora nessuno ha visto), ma non mi sembra di vedere altrettanta urgenza nel convocare la partecipazione e nel sentire cosa ne pensa la popolazione.
Non mi sembra un buon metodo.
Chiedo ai lettori che cosa ne pensano, a partire dalla scarsità di informazioni concrete che abbiamo.




Inserito venerdì 28 agosto 2009


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