L’avevamo ripetuto in varie occasioni. In ultimo anche nella nostra “Raccolta di Appunti” sull’operato dell’Amministrazione Comunale dell’ultimo quinquennio e diffuso in campagna elettorale. Ne avevamo fatto il tema delle camminate “Affluenze”. Nella stagione estiva i corsi d’acqua minori, come torrenti e fossi, sono falcidiati dagli attingi menti. Per cui, proprio in un periodo siccitoso, e quindi di magra, vengono sottoposti ad attingi menti molto superiori alle capacità idriche di risposta. Ci si trova davanti al triste fenomeno che mentre a monte esistono, più a valle scompaiono. E questo con grave danno per tutto il sistema idrico regionale. Come se un corso d’acqua di piccole dimensioni non abbia ugualmente diritto ad una sua vita biologica durante tutto il corso dell’anno, per la grande mole di captazioni per aziende agrarie grandi e piccole, come gli orti familiari, che agiscono anche al di fuori di qualsiasi norma. In questo periodo stiamo ricevendo in proposito tante segnalazioni. L’ultima riguarda, ad esempio, il caso del torrente BOSCHERIOLO che è un affluente del Chiascio. In inverno è ricco d’acqua, ma in estate nei tratti più a valle la portata si riduce notevolmente e non raggiunge nemmeno il minimo di sopravvivenza biologica. Mentre gli attingimenti continuano a spremere anche la più piccola goccia d’acqua. Il risultato è quello che si vede oggi nel paese di Pianello, che è attraversato ormai, secondo segnalazione, da una specie di rigagnolo arido e maleodorante, dove si è spenta ogni forma di vita. Un vero e proprio caso di distruzione di un piccolo, ma ugualmente significativo, ecosistema torrentizio nel più completo disprezzo delle più elementari regole di sopravvivenza di una soggettività naturalistica. Quindi è opportuno che le autorità delegate alla conservazione del patrimonio idrico, come la polizia provinciale, intervengano drasticamente e tempestivamente. Ma più in generale si giunga ad una razionalizzazione programmatica di tutti gli attingi menti che tengano conto delle capacità reattive del corso d’acqua secondo le rispettive potenzialità in tutto l’anno, secondo le variazioni stagionali. Non è possibile infatti mantenere una materia così delicata ed importante in un sistema anarcoide irrazionale.