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Perugia civica sul “Nodo”: Un progetto ad alto impatto ambientale e paesaggistico
Perugia civica sul “Nodo”: Un progetto ad alto impatto ambientale e paesaggistico
Un regalo a costruttori, speculatori (e capitali da riciclare): i fondi arriveranno dall’edificabilità di tutte le zone attraversate con le “varianti” al Piano regolatore: da agricole a servizi
Perugia Civica (già lista civica alle recenti elezioni comunali) ha dato la sua adesione alle Osservazioni al Progetto Definitivo “Nodo di Perugia” presentate dal Comitato di cittadini “Verde Aglianese”, costituitosi con l’obiettivo di salvaguardare e tutelare l’alta valenza ambientale e paesaggistica e i beni culturali presenti su tutto il territorio di Madonna del Piano e S. Andrea D’Agliano, che appaiono seriamente compromessi dalla realizzazione dell’opera. Le Osservazioni sono state presentate al Ministero dell’ambiente e Tutela del Territorio, al Ministero per i Beni ed Attivita’ Culturali e alla Regione Umbria, proponente la grande opera stradale.
Le osservazioni presentate dal Comitato e, sottoscritte tra l’altro anche da Legambiente Perugia, riguardano 4 punti fondamentali:
1) il diritto alla presentazione di osservazioni al progetto definitivo e l’avvio di una nuova VIA (Valutazione di Impatto Ambientale); a seguito delle recenti modifiche sostanziali al tracciato dell’opera, come espressamente previsto Direttiva Comunitaria n. 85/337/CEE).
2) la mancanza, nel progetto definitivo, dei flussi di traffico dai quali dovrebbe emergere la definizione di utilità dell’opera, e delle alternative di progetto.
3) la mancanza di rilevazioni geofisiche ed archeologiche come richiesto dal primo parere della VIA e dalla delibera CIPE del 17/11/2006 n. 150 trattandosi di aree sottoposte a vincoli di interesse paesaggistico, ambientale e storico ed aree agricole ad alto valore che verranno interessate da un opera ad elevato impatto caratterizzata dalla presenza di gallerie naturali ed artificiali e trincee.
4) il portare come giustificativo dell’opera il ruolo centrale dell’Ospedale ex-Silvestrini come centro di interesse di flussi, conduce ad una logica diversa da quella che ha dato all’opera stessa il suo fondamento, venendo ad assumere un ruolo strategico nella mobilità locale e perdendo quelle connotazioni di rilevanza internazionale che ponevano il nodo al centro di un contesto più ampio del riassetto della viabilità nazionale (Corridoio 1 Palermo-Berlino) ed internazionale (congiungimento con il Corridoio paneuropeo 5). Un’opera (così grande e impattante) pensata e progettata per un piano di mobilità nazionale/internazionale, verrebbe quindi ad assolvere ad un problema di mobilità locale? Non si poteva allora elaborare un progetto ed una soluzione alternativa (magari eco-sostenibile) che avesse questo come principale od unico scopo? Quest’ultima osservazione si collega, come è evidente, al secondo punto visto sopra, quello della mancanza nel progetto definitivo di “alternative di progetto” già oggetto di numerose richieste di approfondimento da parte della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale alla Regione dell’Umbria.
Ancora poca attenzione sulla provenienza dei fondi - Perugia civica invita tutta la cittadinanza, le associazioni e i comitati, le redazioni giornalistiche locali a prestare la massima attenzione al capitolo economico. E’ indispensabile fare la massima chiarezza sulle modalità di finanziamento dell’intero intervento: viene infatti previsto il ricorso al cosiddetto “financing project”, una forma di urbanistica contrattata - sempre in danno dell’integrità ambientale e paesaggistica - in favore delle imprese che si impegnano a pagare di tasca propria le opere stradali in cambio del diritto di edificazione alle aree agricole pregiate (previa variante al Piano regolatore da parte del Consiglio comunale).
Perugia Civica che nelle settimane passate aveva già evidenziato la mancanza assoluta di partecipazione, pubblicizzazione e informazione sull’opera nei confronti della cittadinanza del capoluogo umbro (proponendo tra l’altro la pubblicazione dell’intera opera sui giornali locali e su Internet), ha inteso così sostenere le osservazioni e le forti perplessità che riguardano il merito stesso dell’opera, la sua utilità e modalità progettuale e attuativa, elaborate dal comitato perugino di S. Andrea d’Agliano.