16/07/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Bettona: Finalmente una perversa bolla di interessi privati e connivenze politiche sta esplodendo
Il comunicato di Legambiente

Le notizie diffuse dai media locali sul possibile reato di associazione a delinquere, disastro ambientale, inquinamento delle acque, dichiara Lauro Ciurnelli segretario del Circolo Legambiente di Perugia, contestati a ex membri del Consiglio di Amministrazione per la gestione dell’impianto di depurazione (CODEP), ad alcuni tecnici dell’ARPA, imprenditori e autotrasportatori e l’altissimo numero di indagati tutti collegati allo smaltimento dei reflui zootecnici nell’area di Bettona operato dal Nucleo Operativo Ecologico non ci colgono certo di sorpresa. Finalmente una perversa bolla di interessi privati e connivenze politiche sta esplodendo. Da molti anni la nostra associazione attraverso Legambiente Umbria, Guardie Ecologiche Volontarie e circolo di Perugia andava ripetendo che l’attività zootecnica in Umbria e particolarmente nel Bettonese prosperava al di fuori di qualsiasi regola, ma senza che le competenti autorità a tutti i livelli avessero mai avvertito al necessità di affrontare la questione in modo serio e concreto. Il solo fatto che la gestione dell’impianto di depurazione di proprietà comunale fosse affidato alla CODEP rappresentava un palese conflitto d’interessi e avrebbe dovuto suscitare almeno qualche allarme.
Ancora una volta è stato dimostrato che l’unico soggetto credibile, a cui far riferimento per la salvaguardia ambientale, il rispetto delle regole e i controlli è il NOE. Mentre ULS prima e ARPA adesso sembra abbiano rivelato la propria insipienza, se non addirittura qualche connivenza di troppo. Noi di Legambiente non siamo pregiudizialmente contro l’attività zootecnica radicata nella storia e cultura regionale, ma avversiamo il modo con cui da sempre è stata esercitata privilegiando gli interessi privati tutti tesi al massimo guadagno senza nessun rispetto di ambiente e qualità della vita. La speranza è che finalmente la giustizia intervenga in modo energico e definitivo.
Dichiara Alessadra Paciotto Presidente di Legambiente Umbria: l'associazione è pronta a costituirsi parte civile all'eventuale processo, così come ha recentemente dichiarato a proposito delle altre gravi emergenze e criticità ambientali regionali come l'inchiesta ASM di Terni, l'inquinamento da cromo esavalente alla discarica TK-AST, l'inquinamento da diossine a Vascigliano di Stroncone a seguito dell'incendio nella zona industriale, sempre che questo atto non rappresenti un'inutile sovrapposizione ma al contrario contribuisca efficacemente all'accertamento della verità processuale
Del resto- conclude Paciotto -uno dei prerequisiti per la costituzione di parte civile da parte di Legambiente è sempre stato che le vicende in oggetto siano state seguite politicamente da parte dell'associazione.
In questo caso non ci sono dubbi visto che i nostri circoli, quello di Perugia in testa, hanno sempre seguito le vicende dell'inquinamento da reflui zootecnici, a Bettona in particolare. 




Legambiente - Circolo di Perugia

Inserito mercoledì 29 luglio 2009


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